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Alcolisti anonimi: “D’estate il telefono squilla di più”

Con le vacanze si beve di più e le chiamate all’Associazione alcolisti anonimi subiscono un impennata. Ogni settimana arrivano dalle 10 alle 15 richieste di aiuto. A chiamare sono molte donne, giovani e anche preti.
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Alcolisti anonimi: “D’estate il telefono squilla di più”
Con le vacanze si beve di più e le chiamate all’Associazione alcolisti anonimi subiscono un impennata. Ogni settimana arrivano dalle 10 alle 15 richieste di aiuto. A chiamare sono molte donne, giovani e anche preti.
LUGANO - Alcolismo, un problema che non conosce battute d'arresto. Si calcola che in Svizzera l'abuso di alcol concerne circa 100.000 persone. Un fenomeno che non risparmia ovviamente il Ticino. Lo scorso anno al centro di cura dell'alcolismo In...

LUGANO - Alcolismo, un problema che non conosce battute d'arresto. Si calcola che in Svizzera l'abuso di alcol concerne circa 100.000 persone. Un fenomeno che non risparmia ovviamente il Ticino. Lo scorso anno al centro di cura dell'alcolismo Ingrado, si sono rivolte 1400 persone.

Il periodo delle vacanze è uno di quelli che coincide con un maggiore uso di alcool e quindi di segnalazioni di abuso. Ne sanno qualcosa gli operatori che lavorano nel settore. L'associazione alcolisti anonimi ad esempio proprio in questo periodo  riceve le maggiori richieste di aiuto. Al centralino arrivano infatti dalle 10 alle 15 telefonate a settimana. "I periodi di maggiore attività sono quelli vicini al carnevale, agli ultimi giorni dell'anno, e i periodi come quelli attuali dove ci si ritrova in vacanze. Periodi in cui non si perde l’autocontrollo, dove si esce spesso, dove si socializza e si vive in maniera euforica. A chiamare non è sempre la persona che ha il problema, bensì coloro che gli stanno vicino, come ad esempio i familiari", ci racconta Roby, uno dei responsabili dell'Associazione Alcolisti Anonimi.

Il problema ha raggiunto limiti preoccupanti nell'intera Svizzera, tanto che negli scorsi giorni una ricerca commissionata dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha chiesto a Berna di elaborare una nuova politica nella lotta contro l'alcool. Si può parlare di aumento anche in Ticino? "Più che di aumento va sottolineato il fatto che sono incrementati i problemi sociali e ciò ha portato a un peggioramento del fenomeno. Lo scorso anno abbiamo avuto 252 nuovi casi che si sono aggiunti ai 1148 che ci trasciniamo dietro dagli anni passati" ha precisato Dario Gennari di Ingrado.

Le segnalazioni all'Associazione alcolisti anonimi si sono però intensificate negli ultimi anni. "Non abbiamo statistiche perchè non fa parte del nostro lavoro, ma in base all'esperienza quotidiana posso dire che negli ultimi due anni il problema sembra essere raddoppiato: la crisi economica, la disoccupazione, sono fenomeni che in molte persone può portare a un abuso di alcool. Nei paesi dell'Est ad esempio, il consumo dell'alcool è altissimo".

Giovani e molte donne
Il problema della dipendenza dall'alcolismo sta includendo sempre più giovani e donne. "Un tempo il problema  riguardava soprattutto gli uomini, ma negli ultimi anni c'è stato un forte aumento di chiamate femminili. Ormai abbiamo raggiunto un 50% di uomini e un 50% di donne. Tutto ciò si può spiegare con il fatto che precedentemente le donne non si esponevamo molto, non denunciavano il loro stato di alcolismo. Le signore che ci chiamano ci raccontano che  bevono a casa. Aspettano che va via il marito o i figli e si attaccano alla bottiglia. L'alcolismo femminile è ancora tabù, ma il fenomeno è più diffuso di quanto si possa immaginare. In realtà il problema tocca qualunque categoria sociale: ci chiama l'operaio, il cameriere, il direttore di banca, perfino dei preti. E purtroppo molti giovani".
Tratto comune di queste persone è che tendono ad attribuire le colpe del proprio malessere agli altri. "L'alcolista -ci spiega Roby - racconta di bere perché è attorniato da problemi: la moglie che lo tradisce, il figlio che non va bene a scuola, il marito che è sempre via per lavoro, il datore di lavoro è troppo esigente. In realtà il suo malessere trova origine nell'incapacità di vivere i sentimenti e le emozioni e ciò contribuisce a renderlo dipendente dall'alcool.

Uno su mille ce la fa
Le statistiche vanno prese con le pinze. Chi riesce ad uscire dall'alcolismo sono veramente pochi. Roby: "In base alla mia esperienza ho potuto notare che in un anno si può arrivare ad un massimo di 20 o 30 casi che riescono ad uscire definitivamente dal tunnel. Sto parlando di quelli che veramente riescono ad uscirne fuori e non di quelli che lo fanno per uno o due mesi".

Sal Feo

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