Per una certificazione di malattia i lavoratori frontalieri non devono pagare nulla
CHIASSO - Anche il lavoratore frontaliere in caso di malattia, deve comunicare immediatamente lo stato di malattia al datore di lavoro ed inviare entro tre giorni il relativo certificato medico.
Essendo iscritti al Servizio Sanitario Italiano, il medico di riferimento per questi lavoratori è il Medico di Medicina Generale convenzionato che opera nel paese in cui risiede il frontaliere.
I frontalieri da tempo denunciano che alcuni medici per la compilazione della dichiarazione di malattia chiedano il pagamento di 30, 40 ed anche 50 .
I responsabili degli Uffici della CISL frontalieri, quelli dellINAS e dellOCST operanti sia in Italia che in Ticino hanno raccolto tali segnalazioni ed hanno denunciato la situazione chiedendo un intervento alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia.
La Regione Lombardia ha risposto facendo riferimento alla legislazione in vigore e precisando che qualsiasi richiesta di pagamento di una certificazione per lincapacità temporanea al lavoro è da considerarsi grave e palese violazione del comma 2 art. 6 del vigente ACN per al medicina generale DPR 270/2000 e come tale vada accertata e perseguita.
Da oggi quindi tutti i lavoratori che chiederanno al proprio medico curante una certificazione per incapacità temporanea al lavoro (ad esempio per malattia) non saranno più costretti a pagare tale certificazione.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!