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Il noto avvocato Martin Wagner è stato ucciso stamane a colpi d'arma da fuoco al suo domicilio di Rünenberg. Il 57enne lascia tre figli già orfani di madre
RÜNENBERG - Martin Wagner, noto avvocato basilese 57enne specializzato nel diritto dei media, è stato ucciso stamane a colpi d'arma da fuoco al suo domicilio di Rünenberg (BL). Il presunto colpevole, un 39enne di cittadinanza svizzera, si è suicidato.
I fatti - La polizia è stata informata poco prima delle 09.00 che due vicini di casa stavano litigando e che erano stati esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco, hanno indicato in una conferenza stampa la polizia e il ministero pubblico di Basilea Campagna. I fatti sono avvenuti presso la casa dell'avvocato.
All'arrivo della polizia, Wagner era ancora vivo. È tuttavia spirato poco dopo, ancora sul posto, a causa delle gravi ferite. Il presunto omicida era invece già morto. L'arma è stata recuperata.
Il movente - Il movente è per il momento ancora oscuro, ma per gli inquirenti è da ricercare in un diverbio tra vicini e non nelle attività professionali dell'avvocato. «Partiamo dal presupposto che i due si conoscessero», ha indicato Pascal Pilet, della procura basilese.
Un avvocato molto noto - Wagner - che lascia tre figli adolescenti, la moglie era deceduta lo scorso settembre a causa di una grave malattia - era molto noto nella regione, era stato ad esempio consulente legale per la Camera di commercio basilese. Nel 2011 si era candidato, senza successo, al Consiglio nazionale sulla lista del PLR.
A livello nazionale, Wagner si è fatto conoscere a inizio 2010 quando, assieme al finanziere ticinese Tito Tettamanti, è diventato il nuovo proprietario ed editore della Basler Zeitung (BaZ). La decisione di affidare un mandato di consulenza aziendale a una società controllata da Christoph Blocher aveva fatto parecchio discutere in tutto il Paese. Nel novembre 2010 il giornale era poi stato venduto all'ex patron di Crossair Moritz Suter.
Wagner era poi tornato a lavorare per la BaZ nel 2012 come avvocato aziendale. Fino al 2011 è stato anche stato presidente del consiglio di amministrazione della Weltwoche Verlags.
