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SVIZZERA

Folle di sciatori in alta quota? «Numero chiuso sulle piste»

L'assenza di neve nelle stazioni a bassa quota e la chiusura di alcuni impianti rischiano di provocare un "overtourism" sui tracciati più elevati. C'è chi non disdegna l'idea di limitare gli ingressi.
Foto Deposit
Fonte Blick
Folle di sciatori in alta quota? «Numero chiuso sulle piste»
L'assenza di neve nelle stazioni a bassa quota e la chiusura di alcuni impianti rischiano di provocare un "overtourism" sui tracciati più elevati. C'è chi non disdegna l'idea di limitare gli ingressi.

ZURIGO - Manca la neve e molte stazioni sciistiche a bassa quota non riusciranno ad aprire per queste festività. Così il timore - come è avvenuto nella vicina Italia - e che gli sciatori prendano d'assalto le piste che si trovano a una maggiore altitudine creando un effetto "overtourism" che rischia di mandare in tilt gli impianti.

Ci sarà in alcune località la necessità di limitare la capienza sulle piste e introdurre un sistema a numero chiuso di sciatori? Se lo chiede in un articolo il Blick, cui l'esperto di turismo Christian Laesser dell'Università di San Gallo ha fatto presente che «una misura del genere deve essere comunicata con largo anticipo» ma allo stesso tempo che non è contrario all'introduzione di una restrizione simile. «Un limite di capienza varrebbe sicuramente la pena di essere preso in considerazione».

La situazione dell'innevamento è parecchio critica sulle Alpi vodesi e friburghesi, così come anche «in alcune stazioni sciistiche della Svizzera centrale e orientale» rileva il Blick. Così «molti appassionati di sport invernali si dirigeranno verso destinazioni più elevate» dove «il numero di piste da sci aperte è quasi universalmente limitato». Se, come si teme, queste stazioni vedranno un afflusso superiore a quello registrato normalmente, la probabilità che si verifichino situazioni caotiche e lunghe code agli impianti di risalita è elevata.

Ma c'è anche un altro aspetto che solleva delle criticità ed è quello che riguarda la sicurezza: come evidenziato da Roland Schegg, professore presso l'Istituto di turismo dell'Università di scienze applicate e arti della Svizzera occidentale Vallese, «aumenta anche il rischio di incidenti».

C'è chi invece ritiene che una misura di ingressi contingentati sia superflua, come il direttore delle società svizzere di impianti di risalita, Berno Stoffel.

«Le condizioni della neve spingeranno sicuramente più ospiti a quote più elevate - ha detto al Blick - tuttavia, se c'è poca neve, alcuni tenderanno a rimanere a casa».

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