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Gli inquirenti non escludono che il piccolo Paul sia stato rapito. Ora, i genitori rompono il silenzio
SOLETTA - Il Ministero Pubblico di Soletta ha aperto un'inchiesta penale in merito alla scomparsa di Paul Schickling, il bimbo di 12 anni, di cui non si hanno più notizie da sabato scorso, a Gunzgen nel canton Soletta. Gli inquirenti, attraverso le prove che hanno potuto finora raccogliere, non escludono che possa trattarsi di un sequestro di persona. La polizia sospetta che il bambino abbia avuto un appuntamento con un adulto.
I genitori del piccolo sono già stati avvertiti dalla polizia poche ore fa su queste importanti novità. «Abbiamo tanta paura, siamo esausti» ha dichiarato la signora Monika Schickling ai giornalisti di 20 Minuten. «In questi giorni non riusciamo neanche più a mangiare, ci nutriamo di caffè e sigarette» ha sottolineato papà Bernhard. Entrambi hanno il volto segnato da questa terribile esperienza.
La polizia ha fatto irruzione nella casa dei genitori - I genitori non riescono a spiegare la scomparsa del figlio. «Paul sta bene qui in Svizzera, anche se ha ancora un forte legame con la Germania», spiega la madre. Mentre il padre aggiunge: «A scuola andava bene. Aveva buoni voti e anche a casa non c'erano problemi».
Martedì, la polizia ha perquisito l'intera abitazione della famiglia Schickling. «Volevano trovare indizi. Hanno rovistato tra le su cose. I suoi appunti, i suoi disegni», aggiunge il padre. Ma fino ad ora non vi è alcuna traccia concreta che porti al figlio scomparso.
«Abbiamo il sostegno da parte della popolazione. E i nostri vicini ci aiutano come possono», conclude Bernhard Schickling.
