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SVIZZERA

Le libertà in Svizzera? «Al ribasso»

Uso sproporzionato della forza da parte della polizia durante le manifestazioni, attivisti e famigliari spiati e perquisizioni nei confronti dei giornalisti: la Svizzera viene declassata in un monitoraggio sulle libertà fondamentali.
Foto 20 Minuten
Le libertà in Svizzera? «Al ribasso»
Uso sproporzionato della forza da parte della polizia durante le manifestazioni, attivisti e famigliari spiati e perquisizioni nei confronti dei giornalisti: la Svizzera viene declassata in un monitoraggio sulle libertà fondamentali.

BERNA - La popolazione svizzera viene sempre più limitata nelle proprie libertà fondamentali: questa è la conclusione del Civicus Monitor, una rilevazione condotta a livello mondiale da una rete di organizzazioni e attiviste e attivisti fondata nel 1993 a Londra. Il gruppo di osservatori che studia lo stato in cui versano nel mondo alcuni dei principali diritti civili e che punta anche le sue analisi su libertà di espressione, di riunione e di associazione, ha declassato la Svizzera.

Da Paese "aperto" a "limitato" in fatto di libertà - La Confederazione è passata dall'essere considerata "aperta" a "limitata", perché sempre più soggetta a restrizioni legali e pratiche, che limitano la partecipazione politica. Nella stessa categoria si trovano anche altri 41 paesi, come ad esempio Belgio, Spagna o Polonia.

I motivi del declassamento: «Uso di gas lacrimogeni e proiettili di gomma e attivisti spiati» - La retrocessione è principalmente dovuta a tre fattori: l’uso di gas lacrimogeni e proiettili di gomma durante proteste pacifiche, la sorveglianza di attiviste, attivisti e movimenti sociali, nonché perquisizioni e interferenze politiche nei confronti di giornaliste e giornalisti. «La Svizzera torni a essere un Paese aperto» - «Quando i movimenti pacifici, le proteste e i giornalisti vengono perseguiti invece di essere riconosciuti come attori importanti nel processo democratico, lo spazio civile non è più aperto, ma si restringe», ha dichiarato Tara Petrović, esperta europea del Civicus Monitor. «Se la Svizzera vuole tornare a essere un Paese aperto, deve garantire l’uguaglianza e la protezione delle libertà civili per tutti i gruppi», ha aggiunto Petrović. Il caso dei 100 attivisti di Ginevra e delle loro famiglie spiati - Civicus critica in particolare la crescente sorveglianza di attiviste e attivisti per il clima e dei movimenti sociali. In aprile, nell’ambito di un procedimento penale relativo a una pista ciclabile non autorizzata creata a Ginevra nel 2023, è emerso che la polizia aveva registrato e sorvegliato in modo dettagliato oltre 100 membri di Extinction Rebellion. Gli investigatori avrebbero monitorato redditi, legami familiari, donazioni e perfino viaggi vacanza degli attivisti, anche se le azioni del gruppo erano state non violente e avevano causato solo danni materiali minimi. Inoltre, la rete critica l’uso sproporzionato della forza da parte della polizia contro i partecipanti a proteste spontanee contro l’intercettazione da parte di Israele della Global-Sumud-Flotilla in ottobre.
Il metodo di valutazione - La valutazione del Civicus Monitor avviene in modo continuo. A ogni paese viene assegnato un punteggio tra 0 e 100 che riflette l’apertura del suo spazio civile. Punteggi più alti indicano un maggiore rispetto delle libertà civili. Sulla base di questi punteggi, i Paesi vengono suddivisi in cinque categorie: "Aperto", "limitato", "bloccato", "represso", "chiuso".


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