Il finto radar diventa un caso: ora lo vogliono anche altri comuni

Da espediente fai-da-te contro gli automobilisti indisciplinati a fenomeno "virale": l'iniziativa ha suscitato un'ondata di reazioni
MÜNCHWILEN (TG) - A Münchwilen, nel canton Turgovia, un semplice espediente fai-da-te si è trasformato in un piccolo fenomeno locale. Da tempo i residenti di Sirnacherstrasse lamentavano un traffico troppo veloce e rumoroso, con automobilisti che ignoravano regolarmente il limite di velocità. Dopo segnalazioni rimaste senza effetto, gli abitanti hanno deciso di passare all’azione installando un finto radar sul terreno privato di un residente.
L’iniziativa ha suscitato un’ondata di reazioni: curiosità nei media, irritazione tra alcuni automobilisti - che passando suonavano il clacson - e persino un furto. Il primo dispositivo, costruito artigianalmente, è infatti scomparso nel giro di pochi giorni. Ritrovato in un bosco poco distante, è stato recuperato e riportato ai proprietari. Nel frattempo, Stefan Müller, uno dei promotori, ha realizzato una versione più robusta e pesante, appesantita con blocchi di cemento per scoraggiare nuovi «scherzi».
«Un finto radar? Non è vietato» - La Polizia cantonale ha chiarito a 20 Minuten la questione legale: «Un finto radar non è vietato, purché non riproduca simboli ufficiali, non intralci il traffico e sia collocato su proprietà privata». Una posizione che ha contribuito ad alimentare il dibattito pubblico attorno al caso.
Comune in azione - Alla fine, il messaggio dei residenti è stato recepito. Come riportato dalla Thurgauer Zeitung, domenica il Comune ha approvato il finanziamento per una completa riqualificazione di Sirnacherstrasse. L’intervento potrebbe includere anche la trasformazione dell’attuale limite da 50 a 30 km/h, una misura attesa da tempo dagli abitanti.
Il successo inatteso del finto radar ha però oltrepassato i confini di Münchwilen. Diversi cittadini di altri comuni hanno contattato Müller chiedendo se fosse disponibile a prestare uno dei suoi dispositivi. Lui, che in garage ne conserva altri due, non ha ancora deciso e ribadisce di non voler trasformare l’idea in un’attività commerciale.
«La festa del finto radar» - Nel frattempo, per festeggiare il risultato ottenuto, Müller e il vicino Ueli Bohnenblust - nel cui terreno erano collocati gli apparecchi - stanno organizzando una «festa del finto radar». Un modo ironico e conviviale per celebrare una piccola vittoria civica. «Speriamo davvero di poter vivere una vita più tranquilla», ha commentato Müller.



