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SVIZZERA

Terremoto di Haiti: in arrivo oltre un milione di franchi dalla Svizzera

Danneggiate centinaia di case, scuole, chiese e altri edifici pubblici
Keystone
Fonte Ats
Terremoto di Haiti: in arrivo oltre un milione di franchi dalla Svizzera
Danneggiate centinaia di case, scuole, chiese e altri edifici pubblici
BERNA - L'Aiuto delle chiese evangeliche svizzere ha sbloccato un aiuto immediato per 500'000 franchi destinato alle molte persone rimaste senza tetto dopo il terremoto di sabato ad Haiti. Lo riferisce un comunicato odierno della associazione umanita...

BERNA - L'Aiuto delle chiese evangeliche svizzere ha sbloccato un aiuto immediato per 500'000 franchi destinato alle molte persone rimaste senza tetto dopo il terremoto di sabato ad Haiti.

Lo riferisce un comunicato odierno della associazione umanitaria protestante (HEKS/EPER/ACES), in cui si precisa che oltre a questo aiuto di emergenza, l'Ong continua da anni a lavorare con diversi programmi per una prospettiva a più lungo termine di sostegno alla popolazione di Grand'Anse, la regione più colpita dal recente sisma, nel sud-ovest di Haiti.

I danni sono enormi. Centinaia di case, scuole, chiese e altri edifici pubblici sono stati completamente distrutti o gravemente danneggiati. La popolazione ha quindi urgente bisogno di rifugi di emergenza e di strutture igieniche. E altrettanto importante è la rapida fornitura di beni essenziali come l'acqua potabile, il cibo e i prodotti per l'igiene, scrive ACES.

Aiuti dalla Confederazione - Dalla Confederazione giungono anche altri soldi ad Haiti. Si tratta di un milione di franchi, come fa sapere il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) a Keystone-ATS.

Circa 600'000 franchi hanno già una destinazione precisa: la Federazione internazionale della Croce Rossa e l'ONU riceveranno 250'000 franchi ciascuno e la Croce Rossa svizzera altri 100'000, precisa il DFAE. Una unità di crisi è stata convocata due giorni fa a Berna dopo il terremoto per determinare la linea d'azione dell'aiuto svizzero.

Squadre specializzate dell'ambasciata svizzera sono già presenti a Port-Salut per distribuire nelle zone colpite teloni e due impianti per l'acqua potabile da 5000 litri ciascuno.

L'aiuto umanitario svizzero ha inoltre mobilitato architetti, specialisti di rifugi di emergenza ed esperti di riduzione del rischio di disastri che erano già ad Haiti nell'ambito delle attività della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).

Il DFAE sta inoltre valutando se occorre inviare un distaccamento del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). Si stanno anche esaminando diverse richieste per la fornitura di specialisti alle organizzazioni che operano sotto l'egida dell'ONU.

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