Cerca e trova immobili

SVIZZERAUn premio in denaro per violare l’e-voting

11.11.18 - 12:27
La Confederazione invita gli hacker di tutto il mondo a prendere parte a un test che metterà alla prova il sistema
Keystone
Un premio in denaro per violare l’e-voting
La Confederazione invita gli hacker di tutto il mondo a prendere parte a un test che metterà alla prova il sistema

BERNA - Ma quanto è sicuro il voto elettronico? Se lo è chiesto il Parlamento ticinese, che la scorsa settimana ha dato luce verde alla sperimentazione anche nel nostro cantone. E se lo chiede anche la Confederazione, che proprio per questo motivo invita gli hacker di tutto il mondo a mettere alla prova l’e-voting elvetico. Con tanto di premio in denaro a chi riuscirà a violare il sistema, come riferito dall’odierna edizione della NZZ am Sonntag.

«Il test sarà attuato sulla piattaforma e-voting della Posta, durerà quattro settimane e avrà luogo nel primo trimestre del prossimo anno» conferma René Lenzin, portavoce della Cancelleria federale, interpellata dal domenicale. Non viene fornita nessuna indicazione sull’entità del premio in denaro. È però noto che per l’operazione sono complessivamente disponibili 250’000 franchi. «Dovrebbe prendervi parte il maggior numero di hacker di tutto il mondo, pertanto il test deve essere attrattivo» sottolinea Lenzin. Gli interessati si possono già rivolgere alla Posta.

La decisione di mettere alla prova l’e-voting elvetico viene accolta con soddisfazione dal consigliere nazionale PLR Marcel Dobler, che già nel settembre 2017 chiedeva l’esecuzione di un test di questo tipo. Dobler comunque sottolinea: «È importante che i risultati siano poi resi pubblici». E ricorda che nell’introduzione dell’e-voting la parola d’ordine dev’essere “sicurezza”.

Nel frattempo gli oppositori intendono invece lanciare una raccolta di firme per proibire l’e-voting, perlomeno temporaneamente. «Il sistema nasconde l’enorme rischio di manipolazione delle votazioni e delle elezioni» afferma infatti il consigliere nazionale UDC Franz Grütel, che ricorda i più recenti attacchi hacker.

Attualmente nel nostro paese il sistema di e-voting è stato sperimentato già trecento volte. Il prossimo 25 novembre saranno chiamate alle urne 5,3 milioni di persone, di cui 213’000 avranno la possibilità di esprimere il proprio voto con un clic. Si tratta del 4% dei cittadini. L’e-voting è disponibile in dieci cantoni, attraverso una piattaforma sviluppata dal Canton Ginevra e da una offerta dalla Posta.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Rhodium 5 anni fa su tio
Sbagli, si vede che non conosci. I veri hacker non colpiscono per fare danni, quelli che vìolano un sistema per fare danni sono i cracker/lamer.

matteo2006 5 anni fa su tio
Risposta a Rhodium
Si forse qui sotto non hanno ancora bene in chiaro chi sono queste persone. E comunque anche se fosse come dicono loro in ogni modo ci sono hacker definiamoli "buoni" almeno tutti capiscono che fanno questo di lavoro e passi anche che i russi possano attaccare il sistema di e-vote svizzero ma con questo test se ce ne sono moltissime falle verranno rilevate e chiuse. E questo discorso non ha nulla a che vedere l'essere o meno d'accordo con il voto online.

volabas 5 anni fa su tio
che idiozia, e il bello è che continuano a sfornarne

SosPettOso 5 anni fa su tio
Quanto costa l'utilizzo di un simile sistema di voto? A fronte di una spesa sicuramente multimilionaria, 25o'ooo miseri franchetti da dividere tra tutti quelli che riusciranno a "bucare" il sistema? Molto meglio aspettare e offrire la possibilità di influenzare un vero voto in favore di qualcuno, che sicuramente sarà disposto a pagare di più....

cacos 5 anni fa su tio
non sono mica scemo diceva una pubblicità di una nota ditta, colpiranno quando e dove vorranno mica fanno test vanno a colpo quasi sicuro. Solo poco tempo fa i russi si sono intromessi nei sistemi usa , non credo che li fermerà qualche ingegnere ch del tipo "so tutto io"

buonumore 5 anni fa su tio
È così che va fatto.
NOTIZIE PIÙ LETTE