I Lions vincono 3-2 gara-5 e sfruttano il primo match point. È l'undicesimo titolo della loro storia.
Decisivo il lampo di Frödén al 53'.
LOSANNA - È stata grande battaglia alla Vaudoise Arena, dove il Losanna ha cercato di rinviare la festa dei Lions, arrivati nella tana dei biancorossi con tre match point e con la grossa chance di prendersi già l’11esimo titolo, il secondo consecutivo.
Missione che gli uomini di Marco Bayer hanno portato a termine col solito cinismo, vincendo 3-2 gara-5 e chiudendo i conti nella serie con un eloquente 4-1.
Sfida che si era messa subito in salita per i padroni di casa, trafitti al 3’ dall’ispirato e pungente Sigrist. I vodesi non si sono fatti prendere dallo sconforto e hanno ribaltato il punteggio grazie a Suomela (appoggio in rete al 6’ su assist di Oksanen) e Auriélien Marti, difensore che al 19’ si è preso la scena. Pregevole la sua azione insistita, col secondo tentativo che si è infilato alle spalle di Hrubec.
Lo Zurigo però ha mille risorse e nel secondo tempo, con Christian Marti (al primo gol stagionale…), ha pareggiato i conti. Il colpo del ko, concesso dopo una lunga analisi video, l’ha trovato allora il Top Scorer dei Lions Frödén, a segno in powerplay al 53’. Un gol da vero rapace quello dello svedese, che si è avventato in tuffo su un disco vagante nello slot.
Incassato il colpo il Losanna di Ward non è più riuscito a rimettere il match in equilibrio, col risultato congelato e lo Zurigo nuovamente sul trono, proprio come 12 mesi or sono. Nel mezzo c'è stato anche il trionfo in Champions League, per ribadire la forza e la completezza di un roster costruito con estrema intelligenza.