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La Svizzera vuole chiudere la pratica già con la Svezia

I rossocrociati scenderanno in campo domani a Ginevra: con una vittoria sarebbero certi di prendere parte al Mondiale dell'anno prossimo
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La Svizzera vuole chiudere la pratica già con la Svezia
I rossocrociati scenderanno in campo domani a Ginevra: con una vittoria sarebbero certi di prendere parte al Mondiale dell'anno prossimo
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GINEVRA - La Svizzera andrà al Mondiale senza dover passare dai sempre fastidiosi, stressanti e insidiosi playoff? È questo il nodo da sciogliere nelle ultime due sfide valide per il Gruppo B, la prima delle quali si giocherà domani a Ginevra contro la Svezia, mentre la seconda si disputerà martedì a Pristina contro il Kosovo (entrambe alle 20.45).

Andiamo immediatamente al nocciolo della questione: cosa servirà agli elvetici per strappare il pass già sabato sera? Con tre lunghezze di margine sul già citato Kosovo, alla selezione di Murat Yakin - ancora imbattuta e senza alcun gol subito! - una vittoria regalerebbe il pass. Se nell'altra partita Hajdari e compagni dovessero vincere in Slovenia, la qualificazione non sarebbe però matematica ma soltanto teorica, alla luce di una nettissima miglior differenza reti (il primo criterio che conta in caso di arrivo a pari punti) che attualmente dice +9 Svizzera e -1 Kosovo.

Con un pareggio, invece, tutto dipenderebbe da ciò che farà la squadra di Franco Foda a Lubiana: se dovesse perdere, la Svizzera sarebbe già ammessa alla Coppa del Mondo, in caso di pareggio invece vale quanto detto prima, con i rossocrociati che rimarrebbero a +3 e in "attesa" della matematica. In caso di ko e di contemporaneo successo del Kosovo, ecco che le cose si complicherebbero a tal punto che martedì a Pristina andrebbe in scena una sorta di finale sconsigliata ai deboli di cuore. Meglio non pensare a questa eventualità.

Ma che Svezia ci troveremo di fronte domani? Una Nazionale che ha ampiamente deluso in questa campagna. Dopo aver pareggiato in Slovenia all'esordio, Isak e compagni hanno accumulato tre sconfitte senza segnare il benché minimo gol. Un filotto che ha portato la federazione a sollevare dal suo incarico l'allenatore Jon Dahl Tomasson, il cui posto è stato preso da Graham Potter. Quest'ultimo è di fronte a un'impresa titanica: vincere le due partite rimanenti e sperare in una serie di risultati favorevoli per agganciare in extremis il treno dei playoff. Va comunque detto che la Svezia potrebbe comunque salvarsi in corner ed essere fra le quattro ripescate per gli spareggi di marzo.

Attenzione quindi agli scandinavi, in quanto un cambio di guida tecnica genera (quasi) sempre una reazione. Vedremo se la Svizzera riuscirà ad arginarla.


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