Alice Ambrosetti, donna contadina azienda agricola azionista BlenioPlus
Nonostante la filiera del latte ticinese sia ancora in crisi, ultimamente i media non ne hanno più parlato anche perché le novità sono poche. Tale silenzio deriva anche dal fatto che a settembre il Caseificio del Gottardo aveva mostrato apertura quanto al ritirare il ricorso che ha inoltrato contro il progetto di sviluppo regionale BlenioPlus (il quale contempla un caseificio a Olivone), dando speranza quindi di poter trovare una soluzione per la filiera del latte. Tuttavia, dopo mesi dall’incontro promettente tra le parti, il Caseificio del Gottardo non si è più degnato di continuare le trattative beffandosi di fatto delle conseguenze sulle famiglie contadine coinvolte che ripongono nel caseificio di Olivone la loro unica speranza.
Questi sono i fatti: il Caseificio del Gottardo non riesce a trasformare tutto il latte che era di competenza della LATI; nel caseificio di Olivone verrebbe trasformato del latte che ora va ad Airolo sgravandolo dunque di un quantitativo di latte e lasciando spazio ad altri produttori (ad es. della Leventina); BlenioPlus abbassa i costi di trasporto che ora gravano sul prezzo del latte al produttore.
Un lettore attento si starà chiedendo, spero, secondo che logica il Caseificio del Gottardo ha fatto ricorso visto che BlenioPlus sembra una soluzione vincente per tutti; parrebbe, secondo quanto riportato in un servizio di Falò del 2024, che secondo chi ha inoltrato il ricorso un caseificio crea concorrenza.
Eppure, il monopolio della trasformazione del latte di montagna non dovrebbe essere tollerato. Questo il Caseificio del Gottardo lo sa, in quanto è ben consapevole che il suo ricorso non ha possibilità di riuscita: di fatto, l’UFAG al momento dell’approvazione di BlenioPlus ha vagliato le possibilità di riuscita sulla base di un caso simile in Vallese e ha scartato tale possibilità. Se questo è positivo per BlenioPlus, prima di arrivare alla decisione del tribunale federale possono passare 4/5 anni: un tempo fatale per molte aziende. L’obiettivo di chi ha inoltrato il ricorso è di fatto uno solo: logorare gli agricoltori, affinché si auto-sabotino rinunciando a un progetto cruciale per uscire da un’impasse della filiera del latte.
Il progetto BlenioPlus è un progetto solido, nato dal basso, in cui il consiglio d’amministrazione è composto unicamente da agricoltori (cosa che non si può dire di quello del Caseificio del Gottardo) e, siamo consapevoli che il lavoro è ancora lungo ma vogliamo la possibilità di provarci. Il progetto permette di riportare il valore aggiunto vicino a chi il latte lo produce e si potrà valorizzare prodotti legati al territorio e pagare un prezzo più equo del latte. BlenioPlus ambisce a convivere con le altre realtà presenti in Ticino, con prodotti complementari e per rispondere insieme alla domanda del mercato. È davvero qualcosa di troppo ambizioso da pretendere anche da parte degli altri attori della filiera?