Il futuro del Molino

Elisabetta Bacchetta, Chiasso
Il Molino non c'è piu e mi dispiace molto. Era un luogo che frequentavo da quando è nato, quasi 30 anni fa. Ne apprezzavo l'offerta musicale, la dancehall, e culturale (conferenze, proiezioni film, libri, volantini, informazioni varie). Mi auguro che possa rinascere altrove.
Mi piacerebbe che il nuovo Centro Sociale fosse gestito da un'associazione che potrebbe chiamarsi 'Autogestione". Che abbia accesso a finanziamenti pubblici e privati e i cui bilanci siano accessibili. Che riceva supporto dal Comune di Lugano. Che i gabinetti siano agibili anche per i disabili. Che, a tutela di tutti/e, non si possa fumare all'interno degli spazi chiusi. Che, a tutela di tutti/e, vengano rispettate le norme antiincendio e di sicurezza. Che Lugano, e quindi il Ticino, continui ad avere questo tipo di offerta culturale e ricreativa che è difficilmente replicabile da un'iniziativa imprenditoriale di un singolo. Mi auguro che Il Molino continui vivere.




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