Cerca e trova immobili

L'OSPITENon c'è pace per il Faloppia

10.03.21 - 11:33
Matteo Muschietti – sentinella dell'ambiente
Matteo Muschietti
l'acqua che esce dal depuratore
l'acqua che esce dal depuratore
Non c'è pace per il Faloppia
Matteo Muschietti – sentinella dell'ambiente

Diversi pescatori, e parte della gente che abita sia al di là della ramina che nel Mendrisiotto, mi hanno contattato ieri, segnalandomi che nelle acque del Faloppia c'erano grosse macchie di schiuma bianca.
Recatomi sul posto ho potuto verificare e documentare con fotografie che il corso del fiume presentava grosse chiazze biancastre.
Ho risalito il suo percorso per appurare da dove pervenivano. Indovinate ? Dal depuratore di Ronago che immette i residui delle acque depurate nel fiume. Prima di questo impatto l'acqua era chiara e non presentava nessuna anomalia.

Ora le disfunzioni di questo depuratore obsoleto, sono note e si protraggono sin dal lontano 1976 e chi scrive le ha sempre denunciate per trovare al più presto una soluzione permanente. Ma così non è. La questione è stata portata da parte mia anche ai vertici della Regione Insubrica, che si occupa dei rapporti tra Svizzera e Italia, ma ogni tre quattro mesi le disfunzioni con immissione di prodotti non propri va ad intorbidire le acque del Faloppia, causando in parecchi casi la moria della falda ittica.

Forse è giunto il momento da parte delle Autorità Italiane e dei comuni che fanno capo a questo depuratore di prendere coscienza e porre fine una volta per sempre a questo scempio ambientale.

Siamo in un momento difficile causa la pandemia, ma questo non deve sottacere le cause di questo inquinamento costante da parte del depuratore di Ronago. Oggi l'acqua è indispensabile per tutti gli atti della vita e con i periodi costanti di siccità e dei cambiamenti climatici è sempre più scarsa. Anche per il rilancio del turismo insubrico, che sta prendendo piede in modo costante, non è un biglietto da visita
vedere una fiume che presenta le sue acque schiumose. La regione del Mendrisiotto e quella della Valle dei Mulini, sono magnifiche in tutte le stagioni e sono percorse da una dorsale pedestre che mette in risalto le proprie bellezze. Diciamo basta per sempre e occupiamoci in modo mirato per far cessare queste anomalie, così si potrà ancora andare a pescare e a rinfrescarci come ai vecchi tempi nel Faloppia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE