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L'OSPITECurdi, Palestinesi e l'indifferenza generale

02.07.20 - 12:41
Adriano Venuti, vicepresidente PS Ticino
tipress
Curdi, Palestinesi e l'indifferenza generale
Adriano Venuti, vicepresidente PS Ticino

La paura generata dal Covid 19 ci ha chiusi in casa per diverso tempo. Oggi, con i nostri corpi siamo liberi di muoverci in maniera quasi tradizionale, facciamo solo attenzione a non avvicinarci troppo gli uni agli altri. Ma i nostri occhi e le nostre menti, che si affannano nella ricerca di una presunta normalità, sono purtroppo rimasti chiusi e non percepiscono altro se non la paura per la nostra salute personale.

Intorno a noi le tragedie dei popoli oppressi non si sono fermate, le guerre non sono andate in auto isolamento! Drammi decennali che, anche grazie alla complicità dei mezzi di comunicazione che ormai si curano solo dell'orto di casa propria, già da troppo tempo hanno perso di importanza per il mondo occidentale continuano a consumarsi sotto i nostri sguardi indifferenti.

Sono tanti questi drammi, ma ce ne sono due che mi tormentano: quello del popolo curdo e quello del popolo palestinese. Due popoli ai quali è negata la possibilità di autodeterminarsi ed ergersi al rango di nazioni al pari dei due stati oppressori che negano loro ogni diritto. Due Stati, Israele e la Turchia, che forse incutono troppa paura alla comunità internazionale incapace di imporre, pacificamente, una soluzione definitiva. O forse le va bene così…

La Turchia ha ripreso i bombardamenti, colpendo svariate località, comprese zone abitate da civili, a Makhmour, Sinjar, Qandil, Zap e Xakurk continuando così la propria azione di penetrazione nei territori dell'Iraq settentrionale.

Il governo israeliano, con il benestare e il sostegno dell’amministrazione Trump, ha intenzione di annettere a sé ulteriori territori palestinesi in Cisgiordania.

Due Stati, Israele e la Turchia, erroneamente considerati democratici solo perché i propri governi vengono eletti dal popolo. Dimenticando, o facendo finta di non vedere, come le elezioni sotto il regime di Erdogan siano fortemente condizionate da violenze e arresti politici. Dimenticando, o facendo finta i non vedere, come Israele annulli sempre più ogni sorta di diritto a una vita pacifica del popolo palestinese.

La democrazia è una cosa seria, di sostanza. Non è apparenza. La Svizzera e la comunità internazionale abbiano il coraggio e la forza di porre fine a decenni di vessazioni. L'opinione pubblica torni ad aprire gli occhi.

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