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CANTONE / SVIZZERANessuna "ondata" di fallimenti, ma la recessione è «evidente»

10.08.20 - 10:35
Le cifre del KOF indicano un calo del 21% rispetto allo stesso periodo del 2019. In Ticino i casi si sono dimezzati
TiPress (archivio)
Fonte ATS
Nessuna "ondata" di fallimenti, ma la recessione è «evidente»
Le cifre del KOF indicano un calo del 21% rispetto allo stesso periodo del 2019. In Ticino i casi si sono dimezzati

BERNA - Le misure adottate dalla Confederazione per evitare un'ondata di fallimenti aziendali legati alla pandemia di coronavirus sembrano aver dato i loro frutti: tra marzo e luglio, il numero di aziende che hanno cessato l'attività è diminuito del 21% rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo indica uno studio del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF) e dell'ufficio di Consulenza Bisnode B&D.

Recessione «evidente» - Nell'artigianato e nell'edilizia il numero di fallimento è calato in media del 32%, indicano oggi gli autori dello studio. Questi ricordano comunque che la situazione non può definirsi rosea e che la recessione è «evidente» in tutte le regioni.

Dimezzati in Ticino - A livello cantonale si osservano divergenze significative. Il numero dei fallimenti si è dimezzato in Ticino, ma è sceso solo del 10% nella Svizzera centrale, si legge in un comunicato. Le statistiche mostrano anche un aumento dei casi in Vallese tra giugno e luglio, che però non è considerato significativo.

Da un punto di vista settoriale, sono il commercio all'ingrosso e al dettaglio ad essere particolarmente colpiti. L'industria alberghiera e il turismo hanno tenuto bene, il che è solo una mezza sorpresa secondo gli specialisti di KOF e Bisnode. Questi due settori hanno sofferto delle restrizioni imposte dalle autorità, ma hanno fatto largo uso dei cosiddetti "crediti-Covid".

Il salvagente del lavoro ridotto - L'accesso facilitato al lavoro ridotto - una delle misure a sostegno dell'economia decise dal Consiglio federale - ha così permesso di evitare un buon numero di fallimenti. Non si tratta però di un «cessato allarme», avvertono KOF e Bisnode: alcune chiusure sono state solamente rinviate.

Gli autori dello studio ricordano inoltre che durante le precedenti crisi economiche il numero di fallimenti di imprese non è cambiato improvvisamente, ma piuttosto gradualmente. Sottolineano inoltre che questi numeri sono molto volatili da un mese all'altro.

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