«Grazie Iran per averci avvertito, ora la pace»

Per il presidente degli Stati Uniti la reazione «è stata molto debole»: dei tredici razzi lanciati, la maggior parte sarebbe stata intercettata dal sistema di difesa missilistico
WASHINGTON - L’attacco iraniano alla base americana di Al-Udeid, in Qatar, non ha provocato né vittime né feriti. A rassicurare è stato lo stesso Donald Trump, che su Truth ha definito la risposta di Teheran una «reazione molto debole» ai bombardamenti statunitensi del weekend contro tre impianti nucleari iraniani. «Desidero ringraziare l’Emiro del Qatar per tutto ciò che ha fatto per la pace nella regione», ha scritto il presidente Usa, aggiungendo: «Forse ora l’Iran potrà voltare pagina e scegliere la pace».
Secondo Trump, dei tredici razzi lanciati, la maggior parte sarebbe stata intercettata dal sistema di difesa missilistico, mentre uno sarebbe finito in un’area non sensibile. «L’attacco era atteso e ha causato danni minimi», ha ribadito, ironizzando sul fatto che Teheran si sarebbe semplicemente «sfogata» e auspicando che «non ci sia più odio» (in maiuscolo). In un altro post, sempre con caratteri grandi, ha aggiunto: «CONGRATULAZIONI, MONDO, È TEMPO DI PACE».
Intanto, lo spazio aereo del Qatar è stato riaperto dopo essere stato chiuso a causa dell'attacco missilistico iraniano a una base aerea statunitense, ha annunciato l'autorità per l'aviazione civile del Paese. Lo riporta la Cnn.
«Israele crede di poter concludere presto operazione Iran» - Citati dalla Cnn, alcuni funzionari israeliani ritengono che le operazioni militari in Iran potrebbero presto concludersi. Lo Stato ebraico ritiene infatti di poter raggiungere i suoi obiettivi militari rimanenti in Iran nei prossimi giorni, il che potrebbe portare a un cessate il fuoco, ha dichiarato un funzionario israeliano all'emittente.
Secondo il funzionario, gli attacchi contro gli obiettivi individuati dall'intelligence sono prossimi al completamento. Ieri, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato domenica che Israele è «molto, molto vicino al completamento» dei suoi obiettivi militari in Iran e ha chiarito di non voler essere trascinato in una guerra di logoramento con l'Iran.
L'Iran: «Pronti a reagire» - Dal canto suo Teheran ha fatto sapere di essere è pronta a reagire a qualsiasi nuovo attacco da parte degli Stati Uniti, ha dichiarato stasera il ministro degli Esteri Abbas Araghchi, dopo che Teheran ha lanciato un attacco contro la più grande base militare di Washington nella regione, in Qatar. «L'attacco missilistico iraniano alla base militare di Al-Udeid è stato una risposta alla palese aggressione americana contro l'integrità territoriale e la sovranità nazionale dell'Iran» ha dichiarato Araghchi, citato dal suo ministero, aggiungendo che Teheran «sarà pronta a rispondere di nuovo» a qualsiasi ulteriore attacco da parte di Washington.
Allerta a Doha, ma nessun danno - Il Qatar ha confermato l'intercettazione dei razzi iraniani, parlando di una «palese violazione» della propria sovranità e annunciando la chiusura preventiva dello spazio aereo. Le difese sono entrate in funzione pochi minuti dopo il lancio, come segnale di allerta.
Raid Usa sui siti nucleari - L’attacco iraniano è giunto in risposta ai raid americani di sabato su tre siti nucleari chiave: Fordow, Natanz e Isfahan. Operazioni mirate, condotte con bombe perforanti, che Teheran ha definito «contrarie al diritto internazionale». Poco prima del contrattacco, il presidente iraniano Massud Peseschkian aveva avvertito su X che l’aggressione «non sarebbe rimasta senza risposta».
Basi Usa sotto osservazione - Con circa 40.000 soldati dislocati nella regione, le basi americane nel Golfo restano sotto osservazione. Al-Udeid, alle porte di Doha, è tra le più strategiche: ospita circa 10.000 tra militari e personale civile, oltre a rappresentare il quartier generale avanzato del Comando Centrale statunitense. In un contesto sempre più teso, ogni sito militare americano nel Medio Oriente resta un potenziale bersaglio.