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FRANCIANotre Dame, ammaccato ma non sciolto: ritrovato il gallo della guglia

17.04.19 - 10:36
Prosegue l'inchiesta sull'incendio alla cattedrale: sono stati ascoltati i testimoni. La federazione sindacale si interroga sui doni dei ricchi. La cattedrale non era assicurata
Notre Dame, ammaccato ma non sciolto: ritrovato il gallo della guglia
Prosegue l'inchiesta sull'incendio alla cattedrale: sono stati ascoltati i testimoni. La federazione sindacale si interroga sui doni dei ricchi. La cattedrale non era assicurata

PARIGI - Si pensava fosse andato perso nell’incendio di Notre Dame, invece, il gallo che si ergeva sulla guglia della cattedrale è stato ritrovato fra le macerie in buone condizioni.

Il presidente della Federazione francese delle costruzioni, Jacques Chanut, ha mostrato uno scatto della statua in rame in Twitter, un portaparola del Ministero della cultura ha confermato l’informazione ad Afp. Nonostante le alte temperature del rogo, la reliquia ha tenuto anche perché «la guglia è caduta nella navata centrale, il gallo invece sulla destra, in un corridoio laterale, fuori dal fuoco».

Prosegue l'inchiesta, ascoltati i testimoni - Prosegue intanto l'inchiesta sulle cause dell'incendio. Mentre gli inquirenti ascoltano i testimoni, la brigata dei vigili del fuoco di Parigi ha annunciato una conferenza stampa, alla presenza di esperti, per le 15 di questo pomeriggio.

Il consiglio dei ministri, oggi alle 10, informa la stampa francese, sarà interamente dedicato alla discussione sulla ricostruzione della cattedrale.

Notre Dame non era assicurata - La cattedrale di Notre-Dame non era assicurata: lo rivelano i media francesi, spiegando che lo Stato è assicuratore di se stesso per gli edifici religiosi di cui è proprietario, come la cattedrale. Gran parte dei costi per il restauro della chiesa incendiata lunedì, quindi, saranno a carico delle casse pubbliche. «Lo Stato farà quello che serve», ha detto il ministro della Cultura, Franck Riester. Verranno in suo aiuto le sottoscrizioni della colletta privata, che ieri ha toccato 700 milioni di euro e dovrebbe superare oggi il miliardo.

Papa: «Vicino a tutti i francesi» - «Colgo questa occasione per esprimere alla comunità diocesana di Parigi, a tutti i parigini e all'intero popolo francese il mio grande affetto e la mia vicinanza dopo l'incendio nella Cattedrale di Notre Dame». Lo ha detto Papa Francesco durante l'udienza odierna.

«Cari fratelli e sorelle, sono rimasto molto addolorato e mi sento tanto vicino a tutti voi. A quanti si sono prodigati, anche rischiando di persona, per salvare la Basilica va la gratitudine di tutta la Chiesa. La Vergine Maria li benedica e sostenga il lavoro di ricostruzione: possa essere un'opera corale, a lode e gloria di Dio».

La federazione sindacale si interroga sui doni dei ricchi - «Se sono in grado di donare decine di milioni per ricostruire Notre-Dame, che smettano di dirci che non ci sono abbastanza soldi per rispondere all'urgenza sociale»: è il commento di Philippe Martinez, segretario generale della Confédération générale du travail (CGT), una tra le principali federazioni sindacali francesi, agli annunci di donazioni.

Martinez commenta in tal modo la valanga di doni dei Paperoni francesi come Francois Pinault (Kering) e Bernard Arnault (Lvmh) o di grandi gruppi come Total per la ricostruzione della cattedrale.

Ai microfoni di France Info, Martinez ha deplorato che i soldi non colino allo stesso modo per tutte le cause. «Ci sono soldi, tanti soldi, ma sono proprietà di pochi», ha proseguito, aggiungendo: «In un clic si danno 200 milioni, 100 milioni... Questo mostra anche le ineguaglianze in questo paese e vorrei conoscere la posizione dei dipendenti dei gruppi diretti da queste persone e che ci dicono 'Costate troppo caro'». Per il sindacalista, ci sarebbe bisogno di "misura".


 
 

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