Abusi del clero: «Obbligo di denuncia per legge»

Il Consiglio di Stato accoglie parzialmente un'iniziativa in tal senso dell'MPS.
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha (parzialmente) accolto un'iniziativa parlamentare dell'MPS che - dopo la vicenda di Don Rolando Leo - chiedeva «la segnalazione immediata» anche per i reati commessi dal clero.
Per il Governo cantonale è infatti indispensabile modificare l'articolo 7 della Legge cantonale sulla Chiesa cattolica con una norma che stabilisce «l'obbligo di segnalazione». «In uno Stato di diritto - viene precisato nelle conclusioni del messaggio 8570 - non è ammissibile che una categoria di persone (per esempio in questo caso religiosi) sia sottratta al perseguimento civile e/o sottoposta ad un ordinamento giuridico parallelo, per reati perseguibili nell’ordinamento secolare».
Per il Consiglio di Stato in casi simili vi è infatti la violazione di diversi articoli del Codice penale svizzero. Per questo - come precisato dalla RSI - la modifica legislativa che sarà sottoposta al Gran Consiglio prevede che il responsabile della Diocesi sia «tenuto a denunciare alle autorità di perseguimento penale al più presto, ma al più tardi entro 30 giorni, ogni reato o sospetto di reato perseguibile d’ufficio contro l’integrità fisica, psichica o sessuale di un minorenne o di una persona incapace di discernimento a carico di un ecclesiastico, che constata o gli è segnalato».