Il Ps: «No alle revoche dei permessi durante l'emergenza economica»

Un'interpellanza del Gruppo socialista chiede di congelare le revoche dei permessi agli stranieri
La misura dovrebbe perdurare fintanto che non ci sarà una normalizzazione economica post pandemia.
BELLINZONA - BELLINZONA - Sospendere la revoca dei permessi agli stranieri fino a una normalizzazione economica post pandemia. La richiesta al Governo arriva dal Gruppo socialista con un’interpellanza firmata da Fabrizio Sirica.
Si tratta, secondo il deputato, di «un tema vitale per molte persone straniere e le loro famiglie presenti in Svizzera». La crisi economica che si annuncia dopo quella sanitaria causata dal Covid, «metterà - sottolineano i socialisti - in grave difficoltà soprattutto le fasce di popolazione meno abbienti e lavorativamente più precarie. Tra esse ci sono molto spesso gli stranieri con permesso B, che in questa fase potrebbero necessitare di un sostegno sociale».
Il Canton Ticino, secondo l’atto parlamentare, dovrebbe agire per evitare tali decisioni: «L’ipotetico ma plausibile aumento esponenziale delle revoche per molte persone, tra cui molte famiglie, sarebbe un dramma nel dramma. Altrettanto tragico sarebbe avere dei cittadini residenti nel nostro cantone non fare capo ad aiuti sociali per il timore di essere allontanati». Due scenari che il Gruppo socialista non riterrebbe «degni di uno stato civile quale il nostro. Eticamente ed umanamente abbandonare delle persone e mandarle in delle nazioni ancora più in difficoltà della nostra, sarebbe inaccettabile, in un momento storico in cui occorre come mai prima d’ora essere uniti e solidali, come umanità».




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