Al congresso cantonale è stato votato Igor Righini, architetto residente a Pollegio
MANNO - Igor Righini è il nuovo presidente del Partito Socialista Ticinese.
Al congresso cantonale che si tiene alla Sala Aragonite a Manno, a prendere più voti, 148, è stato Righini, che l'ha spuntata al primo turno sugli sfidanti Carlo Lepori (presidente ad interim succeduto a Saverio Lurati), Claudio Corti e Bruno Storni. Quest'ultimo si è ritirato: troppi gli impegni politici e troppo poco il tempo da dedicare a un incarico simile.
Il nuovo presidente ha voluto ringraziare i compagni di partito per la fiducia accordata nei suoi confronti e si è detto emozionato e contento di poter contribuire per il rilancio del socialismo.
L'architetto di Pollegio, nel suo discorso, ha spiegato di sentire la necessità del rilancio di un partito percepito "come stanco e lontano dalla base". Righini si è detto pronto a riorganizzare il Partito "con soluzioni condivise per migliorarne l'efficienza e costruire un rapporto dinamico fra i vertici e la base".
Un altro punto sottolineato è l'importanza di un partito unito, compatto, senza spaccature e che sia presente sul territorio.
Il PS con Righini vuole tornare ad essere un partito che sappia dialogare con altri movimenti e partiti di Sinistra, e sia capace di difendere lo Stato sociale, dando voce anche alla società, ai giovani e alle donne.
"Il Partito non ha bisogno di personalismi, ma di capacità di conquistare la fiducia delle persone. Una grande idea per risollevare il Partito? Non c’è bisogno di cercarla fuori: sta scritta nella Carta dei valori e nel Programma politico. È il socialismo, necessario, prima che al Partito, a tutta la collettività. E ora si volta pagina e si riparte".