Cercansi cuochi e camerieri: "Ma occhio allo stipendio!"
La stagione estiva è alle porte, tra i tanti annunci di lavoro se ne ve vedono di ogni...
LUGANO - "Cercasi persona per cucinare in un bar nel Mendrisiotto. Tutti i giorni dal martedì al sabato. Salario 800 franchi netti". È il testo di un annuncio comparso nei giorni scorsi sul portale Tutti.ch: uno fra i tantissimi alla sezione "alberghi-ristorazione".
Curiosa la formula "persona per cucinare" anziché "cuoco". Curiosa e conveniente: da contratto collettivo, infatti, gli stipendi base del settore cucina&affini vanno da un minimo di 18.70 franchi l'ora per un collaboratore senza esperienza a 26.40 franchi per un cuoco diplomato.
652 nuovi posti di lavoro - Per chi cerchi lavoro nella ristorazione ticinese, del resto, c'è solo l'imbarazzo della scelta. La corsa alle assunzioni stagionali nelle cucine è ufficialmente iniziata: a marzo il ramo ristoranti-bar-alberghi ha creato 652 nuovi posti di lavoro (stagionali per lo più, ma buttali via) contribuendo da solo per oltre il 50% al calo della disoccupazione registrato ieri dagli Uffici regionali di collocamento (810 disiscrizioni a marzo 2014, il 10% in più rispetto all’anno scorso). «I ristoranti e grotti sono tornati ad assumere in modo massiccio, nella speranza che le condizioni meteo dei prossimi mesi non ci tradiscano» commenta il segretario cantonale di Gastro Ticino, Gabriele Beltrami. «Purtroppo il problema è sempre lo stesso: si ricorre a personale straniero, frontalieri e ancora molti stagionali, per soddisfare un fabbisogno di manodopera che le risorse locali non riescono a coprire».
"Occhio al lavoro nero" - Ecco poi spuntare annunci di lavoro come quello di cui sopra: 15 ore a settimana, tutti i giorni dal martedì al sabato, 13 franchi netti l’ora. "Non sono necessari diplomi" si legge sul sito. Ben al di sotto delle remunerazioni previste dal contratto collettivo per un lavapiatti alle prime armi (18.70 Fr lordi l’ora), per non parlare di un cuoco. "Le situazioni di irregolarità non mancano, si riscontrano anche casi di lavoro nero: bisogna però vedere i contratti, e in caso segnalarli alla Sezione del lavoro - commenta Beltrami - Non si può permettere a pochi furbetti di danneggiare tutta la categoria".
