CANTONE«Chiudere al traffico delle strade per un giorno non è affatto scontato»

LOCARNO - Una domenica da trascorrere a piedi, in pattini o sulle due ruote e nel segno della mobilità lenta. Torna proprio questo 23 aprile l'apprezzata manifestazione slowUp che chiude al traffico motorizzato una parte del pianoro fra Bellinzona e Locarno.  

Si parte alle ore 10, per la prima volta in contemporanea in entrambe le città, con un simbolico taglio di nastro in Piazza Governo a Bellinzona e Piazza Grande a Locarno.

«Ci atteniamo a questo ideale che abbiamo ormai da tanti anni e che non è affatto scontato, andare a chiedere a un qualsiasi Municipio di chiudere una strada intera per una giornata... Le cose però mano a mano stanno cambiando e siamo contenti di aver partecipato a questo processo», spiega ai microfoni di tio.ch Roberto Schneider di slowUp Ticino.

«È ormai diventato un evento simbolo del nostro territorio», commenta invece il consigliere di Stato Claudio Zali, «riuscire a portare 40'000 persone in strada nel segno della mobilità lenta è un traguardo per nulla scontato».

Ciclisti e camminatori perlopiù ticinesi, ma non solo: «Diciamo che almeno l'80% dei partecipanti è autoctono, ma la manifestazione riesce ad attirare sempre più persone dalla Svizzera e dall'Europa. Quest'anno siamo pronti a farci sorprendere», conclude Schneider. 

Il percorso resta simile rispetto a quello proposto gli scorsi anni: si snoderà tra Locarno e Bellinzona su un circuito di 50 km attraversando 9 comuni: Locarno, Bellinzona, Cadenazzo, S. Antonino, Cugnasco-Gerra, Gordola, Tenero-Contra, Minusio e Muralto. 

Per quanto riguarda la mobilità, oltre ai blocchi di alcune arterie stradali sul piano di Magadino (dalle 10 fino alle 17), sono da prevedere delle modifiche di percorso e delle soppressioni anche dei mezzi pubblici. Una lista esaustiva delle strade interessate dai blocchi nell'area del Bellinzonese è stata comunicata ieri dalla Polizia comunale. Per una panoramica più completa rimandiamo al sito ufficiale di slowUp.

Il percorso, ribadisce l'organizzazione, sarà «completamente chiuso al traffico motorizzato per l'intera durata della manifestazione ed è proibito l'accesso di qualsiasi veicolo, esclusi i servizi di pronto soccorso (ambulanze, pompieri e polizia). In caso d'infrazione sono previsti provvedimenti».

Lungo il tracciato di 50 km saranno presenti diverse soste con attività e possibilità di rifocillarsi e rilassarsi. Come confermato dall'organizzazione, 11 di queste offriranno la possibilità di ristorazione, 2 invece saranno agricole. 

A gestirle, soprattutto associazioni ricreative locali, alle quali andranno i proventi della propria ristorazione. Si tratta di: Scuola Bandistica Regionale del Bellinzonese, US Giubiasco, Pompieri di Bellinzona, FC Camorino, Audax Gudo, Associazioni ricreative del comune di Gerra Piano e AC Tenero-Contra.

A rendere possibile slowUp Ticino, il lavoro di più di 500 collaboratori impegnati in vari settori, come i percorsi, la segnaletica, i samaritani, la ristorazione, l'animazione e i conteggi dei partecipanti.  Ma il settore più consistente resta sempre quello della sicurezza che coinvolge militi della Protezione Civile, polizia Cantonale e comunale, pattuglie in bicicletta e agenti di sicurezza privati.