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CANTONEUn macchinario per l'ipertermia potenzia la lotta contro i tumori

25.02.22 - 16:19
La nuova tecnologia d'avanguardia arricchisce l'offerta dell'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana
Foto IOSI
Un macchinario per l'ipertermia potenzia la lotta contro i tumori
La nuova tecnologia d'avanguardia arricchisce l'offerta dell'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

BELLINZONA - L’offerta terapeutica dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI) si arricchisce di una tecnologia di assoluta avanguardia in Svizzera e in Europa. Negli spazi della Clinica di Radio-oncologia, diretta dalla Dr.ssa med. Antonella Richetti, presso l’Ospedale San Giovanni di Bellinzona, è entrata infatti in funzione una macchina per l’ipertermia profonda che si affianca alle due macchine per l’ipertermia superficiale, una delle quali distaccata all’Ospedale Italiano di Lugano.

Cos’è l’ipertermia oncologica e qual è il suo impiego terapeutico: «In associazione con le terapie sistemiche e soprattutto con la radioterapia – spiega la Dr.ssa Richetti – l’ipertermia oncologica rappresenta oggi un trattamento di provata efficacia». Evidenze scientifiche hanno infatti dimostrato, continua la dottoressa, «che con il riscaldamento dei tessuti fino a 41-43 °C viene potenziato l’effetto della radioterapia e della terapia sistemica attraverso una migliore ossigenazione delle cellule tumorali, che le rende più sensibili alle radiazioni e ai farmaci chemioterapici. Finora, in Svizzera questa possibilità di cura era disponibile solo in pochi centri». L'ipertemia è risultata efficace particolare nella cura di tumori solidi avanzati dell’apparato uro-genitale maschile e femminile (tumori della vescica e dell’utero), del retto e del pancreas, sarcomi degli arti e pelvi, recidive di tumori del seno, melanomi della cute, lesioni metastatiche in ambito palliativo.

Ma di cosa si tratta, precisamente? Attraverso l’utilizzo di campi elettromagnetici vengono riscaldati velocemente, in modalità assolutamente precisa e controllata, organi e tessuti a temperature superiori a quelle fisiologiche, tra 41 e 44 °C. Il trattamento è molto ben tollerato e del tutto privo di tossicità, eseguito immediatamente dopo la seduta di radioterapia e sul medesimo bersaglio trattato. Proprio il veloce passaggio dalla seduta di radioterapia al trattamento di ipertermia offre la migliore sinergia dei due trattamenti e ne ottimizza l’efficacia. A completare il percorso, la risonanza magnetica consente inoltre una valutazione molto precisa e in tempo reale della risposta all’ipertermia, offrendo la possibilità di una estrema personalizzazione e controllo dell’efficacia dei trattamenti.

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