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Carovane per l'idrossiclorochina: «I dati smentiscono»

La richiesta di Plaquenil si è alzata a partire da marzo. Ma negli ultimi due mesi è tornata ai livelli pre-Covid.
Keystone - foto d'archivio
Carovane per l'idrossiclorochina: «I dati smentiscono»
La richiesta di Plaquenil si è alzata a partire da marzo. Ma negli ultimi due mesi è tornata ai livelli pre-Covid.
Il farmacista cantonale: «Allora si pensava fosse efficace contro il coronavirus, ma poi è stato smentito».
MENDRISIO - Un pulmino con 15 italiani a bordo raggiunge il canton Ticino. Obiettivo: farmacia. Quando passano la frontiera, al ritorno, a bordo ci sono 250 flaconi di Plaquenil e/o Hidroxychloroquine dottor EB. L'idrossiclorochina, pe...

MENDRISIO - Un pulmino con 15 italiani a bordo raggiunge il canton Ticino. Obiettivo: farmacia. Quando passano la frontiera, al ritorno, a bordo ci sono 250 flaconi di Plaquenil e/o Hidroxychloroquine dottor EB. L'idrossiclorochina, per intenderci. È lo scenario raccontato su la Repubblica, di cui vi abbiamo riferito stamattina. Le cose, però, stando al farmacista cantonale non stanno esattamente così.

«In Ticino nei mesi di luglio e agosto non si registra un aumento delle vendite di Plaquenil - spiega Giovan Maria Zanini -. Il volume di vendita è tornato allo stesso livello di un anno fa e dei mesi pre Covid». Una situazione diversa rispetto al periodo primaverile: in effetti, a partire da marzo, c’era stato un incremento molto marcato della richiesta. «Tanto è vero che per garantire l’approvvigionamento dei malati cronici, abbiamo dovuto introdurre un contingentamento». Un sistema - poi annullato lo scorso mese - che dava la precedenza alle persone malate croniche rispetto a chi lo richiedeva per il coronavirus.

Il Plaquenil (antimalarico) è un medicamento usato come terapia di base di alcune affezioni articolari infiammatorie, come la poliartrite cronica. Può frenare il decorso della malattia e diminuire la durata e l'intensità delle crisi acute. «Per ottenerlo è necessaria la ricetta medica - aggiunge il farmacista cantonale -. Anche se italiana». Nel mese di marzo si pensava che il farmaco potesse essere efficace contro il Covid-19. «Veniva usato anche negli ospedali e tanti medici lo prescrivevano». Oggi l’indicazione è di non usarlo se non per studi clinici. Sono comparsi elementi sulla sua non efficacia, come pure sulla tossicità. Il rapporto tra rischi e benefici è considerato negativo.

Zanini, in conclusione, ricorda alla popolazione che «il fai-da-te, con i medicamenti, non va mai applicato».

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