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«Sono molti gli svizzero tedeschi che sono venuti in Ticino»

La chiusura del San Gottardo durante il weekend di Pasqua è un'opzione esclusa
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«Sono molti gli svizzero tedeschi che sono venuti in Ticino»
La chiusura del San Gottardo durante il weekend di Pasqua è un'opzione esclusa
BELLINZONA - «Cari amici aus der Deutschschweiz, abbiamo bisogno del vostro aiuto nella lotta contro il coronavirus: non venite in Ticino!» È l'appello lanciato una decina di giorni fa dal consigliere di Stato Norman Gobbi, rigoros...

BELLINZONA - «Cari amici aus der Deutschschweiz, abbiamo bisogno del vostro aiuto nella lotta contro il coronavirus: non venite in Ticino!» È l'appello lanciato una decina di giorni fa dal consigliere di Stato Norman Gobbi, rigorosamente in svizzero tedesco: un invito a non passare weekend o vacanze nel nostro cantone, per evitare un aggravarsi dell'emergenza Covid-19.

Ma l'appello è rimasto inascoltato, come ha fatto sapere oggi lo stesso Gobbi in un'intervista rilasciata al Blick. «Sono molti gli svizzero tedeschi che in questi giorni sono venuti nelle loro case secondarie in Ticino, in particolare nel Locarnese e nel Malcantone». Il consigliere di Stato sottolinea comunque che si constatano comportamenti scorretti anche da parte di ticinesi che hanno trascorso le giornate di bel tempo all'esterno, per esempio sulle rive dei laghi.

Per ora - secondo Gobbi - non sarebbe tuttavia necessaria l'introduzione di un coprifuoco. E tantomeno la chiusura del San Gottardo durante il weekend pasquale: «Ma bisogna informare, come stiamo facendo attraverso Viasuisse». E si parla di tutte le zone turistiche, non soltanto del Ticino.

Proprio nei giorni scorsi, le autorità ticinesi hanno multato confederati che si sono recati a fare la spesa in Italia. Ma anche cittadini stranieri che hanno sfruttato il permesso di lavoro per muoversi in Ticino per motivi non legati all'attività professionali.

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