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LOCARNO

In città crescono le residenze secondarie

La loro percentuale a fine marzo era del 16.57% contro il 15.2% di un anno fa. Ma, spiega il Comune, sono oscillazioni poco significative
Ti Press (archivio)
In città crescono le residenze secondarie
La loro percentuale a fine marzo era del 16.57% contro il 15.2% di un anno fa. Ma, spiega il Comune, sono oscillazioni poco significative
LOCARNO - Dopo l’accettazione da parte di Popolo e Cantoni nel 2012 della modifica dell’articolo costituzionale, dal 2016 è entrata in vigore la Legge federale sulle abitazioni secondarie (LASec, detta Lex Weber) secondo cui n...

LOCARNO - Dopo l’accettazione da parte di Popolo e Cantoni nel 2012 della modifica dell’articolo costituzionale, dal 2016 è entrata in vigore la Legge federale sulle abitazioni secondarie (LASec, detta Lex Weber) secondo cui non è più permesso costruire nuove residenze secondarie nei comuni dove la loro quota supera il 20% del totale delle abitazioni.

Allo scopo di verificare il rispetto di tale legge, da tre anni a questa parte Locarno procede ad una meticolosa verifica e vengono regolarmente pubblicati i dati relativi alla percentuale di
residenze secondarie. A fronte di 10'823 abitazioni in totale, 7'873 residenze sono primarie e 1’157 secondarie. La percentuale di queste ultime è quindi pari al 16.57%, collocando così la Città ben al di sotto della soglia prevista dalla Lex Weber.

Con lievi oscillazioni dovute probabilmente all’obbligo di includere nel dato anche le abitazioni primarie vuote da più oltre due anni, tale percentuale costituisce un dato stabile confermato anche gli scorsi anni, con un 16.5% nel 2017 e una quota pari al 15.2% nel 2018.

L’attuale risultato della Città si pone in controtendenza rispetto a quanto rilevato nella maggior parte dei comuni limitrofi, dove – eccetto il Comune di Losone – la percentuale delle residenze secondarie supera il 20% (e dove non è pertanto possibile costruire nuove residenze secondarie ma unicamente trasformare l’esistente, come previsto dalla LASec).

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