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LOCARNOI marinai scrivono a Zali: «La pazienza è agli sgoccioli»

23.07.18 - 10:03
«È impossibile negoziare con chi non vuole», lamentano i sindacati Sindacati Sev, Unia, OCST
Ti Press
I marinai scrivono a Zali: «La pazienza è agli sgoccioli»
«È impossibile negoziare con chi non vuole», lamentano i sindacati Sindacati Sev, Unia, OCST

LOCARNO - Dallo scorso 3 luglio, le trattative per il CCL dei dipendenti ex Navigazione Lago Maggiore (NLM) non sono avanzate di un millimetro. Un solo incontro, peraltro solo informale, non ha assolutamente permesso di sbloccare la situazione. Di fatto, come ribadito dalla Direzione Società Navigazione Lugano (SNL), in 4 tornate negoziali infruttuose di trattativa, dal 1° gennaio 2019 i salari per gli ex dipendenti NLM saranno quelli previsti dalla scala salariale del Regolamento aziendale SNL. Riduzioni quantificabili attorno al 15% e oltre.

«L’ostinazione della direzione SNL - si legge in un comunicato dei sindacati Sev, Unia, OCST - è ancor meno comprensibile alla luce del business plan presentato in più occasioni e in cui era stata individuata come via praticabile un adeguamento salariale del 5% dei salari SNL per tutti i dipendenti dei due laghi calcolato su 32 unità lavorative attive sul bacino svizzero del Lago Maggiore e non 17, che corrisponde all’attuale forza lavoro sul lago Maggiore».

La «testardaggine» della Direzione SNL è ritenuta inoltre «uno schiaffo alla collettività» considerato che questa azienda beneficia, grazie allo sciopero dell’anno scorso, di importanti sostegni finanziari da parte del Cantone - quantificabili attorno al milione di franchi - ma che di fatto non riversa come contropartita con nessun adeguamento salariale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda.

Indignati, i dipendenti ex NLM hanno quindi deciso di scrivere una lettera aperta al Presidente del Consiglio di Stato, chiedendo non solo un incontro, ma soprattutto un intervento nei confronti di questa azienda affinché venga richiamata al proprio senso di responsabilità, essendo un’impresa che lavora su mandato dello Stato.

Dopo l’incontro informale, i sindacati hanno chiesto un incontro ufficiale per lunedì 23 luglio (oggi). La risposta di SNL è stata la seguente: «…la Società sta operando un’attenta valutazione e revisione della propria posizione. E per questo motivo, la trattativa per la data richiesta non può essere confermata».

Una risposta che sa molto di «presa per i fondelli verso le maestranze che sin dall’inizio della nascita del Consorzio si adoperano a far circolare i battelli in un nuovo contesto organizzativo tutt’altro che idilliaco» rilevano i sindacati.

Le trattative per il CCL dei dipendenti attivi sul bacino svizzero del Lago Maggiore – tutti residenti - , sono iniziate lo scorso 24 maggio, dopo che i sindacati avevano risollecitato la Direzione per un primo incontro non avendo ricevuto alcuna risposta ad oltre un mese dal primo scritto.

Per i marinai la misura è colma e la pazienza è ormai agli sgoccioli.

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