Montagna Viva attacca le scelte dell’istituto bancario, noto per la sua capillarità. Secca la replica di Luca Cimasoni, membro di direzione: «La gente ha cambiato abitudini»
LAVIZZARA – Niente più banca Raiffeisen a Peccia, in alta Vallemaggia. Lo sportello chiuderà definitivamente i battenti il prossimo 31 marzo. Resterà solo il bancomat. Una scelta che sta indignando abitanti e autorità di Lavizzara. Non solo. Anche il movimento Montagna Viva, guidato da Germano Mattei, attacca la mossa dell’istituto bancario, storicamente noto per avere la presenza più capillare della Svizzera. «È una vergogna – sostiene Mattei – la popolazione si impegna per rilanciare la Lavizzara, con attività turistiche e con una scuola di scultura di livello internazionale, e la banca se ne va».
Cambio di rotta – Di certo, in un periodo di terremoti ai vertici dell’istituto, lo smantellamento delle agenzie periferiche non è la priorità di Raiffeisen. Ma è già da qualche anno che la banca “del popolo” sta cambiando strategia. E quella di Peccia non è sicuramente la prima (e non sarà neanche l'ultima) succursale periferica a essere soppressa. Mattei è un fiume in piena. «Ecco perché le valli si spopolano. Nel recente passato ci sono già state chiusure a Bosco Gurin, a Cavergno, a Loco, a Brione Verzasca. Senza contare quelle in Leventina e nella Valle di Blenio».
Numeri che parlano chiaro – Luca Cimasoni, membro di direzione di Raiffeisen Ticino e Moesano, taglia corto: «Le abitudini della clientela sono cambiate – spiega – le nostre statistiche ci indicano che nel 2017, in Svizzera, il 60% dei nostri circa 240'000 clienti non ha mai messo piede in una nostra sede. E che solo il 30% lo ha fatto da uno a cinque volte. I dati sono più o meno simili anche per la Svizzera italiana».
Dubbi sul cavallo di battaglia – Tradotto: l'agenzia di Peccia chiude perché poco frequentata. Una mossa quasi forzata se si rapportano le statistiche nazionali a una realtà, quella di Lavizzara, che conta circa ottocento abitanti. Ma è un ragionamento che a Mattei non va giù. «Non me l'aspettavo da una banca che ha fatto della vicinanza alla gente il proprio cavallo di battaglia».
Bancomat e servizi online – Cimasoni non ci sta. E ribatte: «Abbiamo 66 agenzie tra Ticino e Moesano. Quasi mille in tutta la Svizzera. Restiamo in assoluto l'istituto bancario con la presenza più fitta sul territorio. Solo che oggi la nostra clientela preferisce usare il bancomat, i servizi online. Oppure ricorre alla consulenza a domicilio. Lo sfruttamento dell'agenzia fisica è sempre minore».
Brodino amaro – Per la cronaca, Raiffeisen sembra interessata a destinare gli spazi dell'agenzia di Peccia a favore delle attività ricreative del comune di Lavizzara. Un brodino amaro per Mattei. «Sono deluso. Si poteva studiare un compromesso e mantenere lo sportello attivo. D'altra parte, grazie a internet, un impiegato di valle può lavorare anche per altre sedi. Evidentemente è mancata la volontà di perseguire un simile intento».