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LAVIZZARARaiffeisen via dalle valli: «Il 60% dei clienti non va allo sportello»

12.03.18 - 07:23
Montagna Viva attacca le scelte dell’istituto bancario, noto per la sua capillarità. Secca la replica di Luca Cimasoni, membro di direzione: «La gente ha cambiato abitudini»
Keystone
A Peccia resterà soltanto un bancomat.
A Peccia resterà soltanto un bancomat.
Raiffeisen via dalle valli: «Il 60% dei clienti non va allo sportello»
Montagna Viva attacca le scelte dell’istituto bancario, noto per la sua capillarità. Secca la replica di Luca Cimasoni, membro di direzione: «La gente ha cambiato abitudini»

LAVIZZARA – Niente più banca Raiffeisen a Peccia, in alta Vallemaggia. Lo sportello chiuderà definitivamente i battenti il prossimo 31 marzo. Resterà solo il bancomat. Una scelta che sta indignando abitanti e autorità di Lavizzara. Non solo. Anche il movimento Montagna Viva, guidato da Germano Mattei, attacca la mossa dell’istituto bancario, storicamente noto per avere la presenza più capillare della Svizzera. «È una vergogna – sostiene Mattei – la popolazione si impegna per rilanciare la Lavizzara, con attività turistiche e con una scuola di scultura di livello internazionale, e la banca se ne va».

Cambio di rotta – Di certo, in un periodo di terremoti ai vertici dell’istituto, lo smantellamento delle agenzie periferiche non è la priorità di Raiffeisen. Ma è già da qualche anno che la banca “del popolo” sta cambiando strategia. E quella di Peccia non è sicuramente la prima (e non sarà neanche l'ultima) succursale periferica a essere soppressa. Mattei è un fiume in piena. «Ecco perché le valli si spopolano. Nel recente passato ci sono già state chiusure a Bosco Gurin, a Cavergno, a Loco, a Brione Verzasca. Senza contare quelle in Leventina e nella Valle di Blenio».

Numeri che parlano chiaro – Luca Cimasoni, membro di direzione di Raiffeisen Ticino e Moesano, taglia corto: «Le abitudini della clientela sono cambiate – spiega – le nostre statistiche ci indicano che nel 2017, in Svizzera, il 60% dei nostri circa 240'000 clienti non ha mai messo piede in una nostra sede. E che solo il 30% lo ha fatto da uno a cinque volte. I dati sono più o meno simili anche per la Svizzera italiana».

Dubbi sul cavallo di battaglia – Tradotto: l'agenzia di Peccia chiude perché poco frequentata. Una mossa quasi forzata se si rapportano le statistiche nazionali a una realtà, quella di Lavizzara, che conta circa ottocento abitanti. Ma è un ragionamento che a Mattei non va giù. «Non me l'aspettavo da una banca che ha fatto della vicinanza alla gente il proprio cavallo di battaglia».

Bancomat e servizi online – Cimasoni non ci sta. E ribatte: «Abbiamo 66 agenzie tra Ticino e Moesano. Quasi mille in tutta la Svizzera. Restiamo in assoluto l'istituto bancario con la presenza più fitta sul territorio. Solo che oggi la nostra clientela preferisce usare il bancomat, i servizi online. Oppure ricorre alla consulenza a domicilio. Lo sfruttamento dell'agenzia fisica è sempre minore».

Brodino amaro – Per la cronaca, Raiffeisen sembra interessata a destinare gli spazi dell'agenzia di Peccia a favore delle attività ricreative del comune di Lavizzara. Un brodino amaro per Mattei. «Sono deluso. Si poteva studiare un compromesso e mantenere lo sportello attivo. D'altra parte, grazie a internet, un impiegato di valle può lavorare anche per altre sedi. Evidentemente è mancata la volontà di perseguire un simile intento».

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COMMENTI
 

falcodellarupe 6 anni fa su tio
infatti, da sempre in Italia posta e banca erano insieme come risparmio, da qualche anno anche come sportello.

vulpus 6 anni fa su tio
Purtroppo questo fa parte di un più ampio discorso, dove ciò che fa la dfferenza sono i grafici.In effetti parlano di quante persone entrano nell'ufficio, non di quanto fa utile la banca in generale. Forse questi signori hanno dimenticato che la loro fortuna e i loro gûadagni da capogiro li hanno fatti un pò di anni fa, quando aprivano sedi in ogni paese, pur di rastrellare capitali a destra e a manca.Ora che il soldo rende poco ,per queste operazioni, chiudono, fregandosene altamente delle loro promesse: la banca vicino ai cittadini .Ora sono diventati BTF..... come amano definirsi.Si offendono se qualcuno li rimproverano per delle iniziative che intrapprendono per risparmiare , dopo che i capi accumulano milioni , per poi finire in galera. Ma non hanno mai pensato che forse certe sinergie,posta banca pèotrebbero anche funzionare? Sono concorrenti , ma poi nemmeno tanto. Mattei certe volte esagera.Ma di questo passo le valli si svuotano per 9 mesi all'anno, e sono queste persone che la mantengono viva, a disposizione di tutti i cittadini e dei fiumi di turisti che vi soggiornano. Bisogna andare in questi posti discosti per rendersi conto di certe realtà.

cf. 6 anni fa su tio
@Evry: sei stufo di pagare le imposte per questa gente? Ma cosa dovrebbero dire loro? L'unica risorsa che hanno è l'acqua, che viene (giustamente) usata per produrre energia idroelettrica. Il problema è che i soldi delle concessioni li incassa il cantone non il comune, la sede sociale della società elettrica è inoltre a Locarno. Questo sì che è un furto, anzi un doppio furto: lo Stato si prende l'acqua e anche le imposte che questa genera. Vedi quindi che tu non paghi per loro, è vero il contrario. Se i soldi generati dalle società idroelettriche finissero nei comuni delle valli dove l'acqua viene prelevata si risolverebbero molti problemi. Saluti

Mattiatr 6 anni fa su tio
Almeno lui si è mobilitato per cercare di tutelare una minoranza.

Ricolino 6 anni fa su tio
Certo che trovando gli sportelli "vicini alla gente" ermeticamente chiusi, chi può farà uso dei bancomat. Oramai è chiaro che è in atto una corsa spudorata ad eliminare la presenza capillare di posta, FFS, banche e negozi di paese, pur di fare utili per chi ha in mente tutt'altro che la vicinanza alla clientela. Vergogna!

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a Ricolino
Cevio> Peccia 15 minuti; questo è uno scandalo SALVIAMO la sede RAIFFEISEN DI PECCIA. Già il fatto di avere soldi in tasca è da età della pietra, avere uno sportello con una persona 2 volte a settimana dalle 15 alle 18 con una sede a 15 min di distanza aperta tutti i giorni è giurassico. Come tanta gente che ancora va in posta con il libretto giallo e ci impiega 20 minuti a fare i pagamenti; passino gli anziani che hanno sempre fatto così ma gli altri dovrebbero aggiornarsi o addirittura vietarlo.

Mirketto 6 anni fa su tio
Germano Mattei = Circo Knie

miba 6 anni fa su tio
Risposta a Mirketto
No, sta solo cercando consensi per Montagna Viva e lo fa nel peggior modo possibile (v. altro articolo di ieri in Tio in merito all'assemblea della SAV). E quello che è peggio è che diverse persone crederanno a quello che spara a destra ed a manca....

saetta 6 anni fa su tio
Ma mi sembra più che comprensibile che una banca chiuda lo sportello in Lavizzara...con quei tre gatti che ci abitano...poi all'occorrenza la filiale di Cevio non è poi così distante. In tutti i casi la popolazione che abita lì deve fare conto che per qualsiasi bisogno deve comunque spostarsi.

saetta 6 anni fa su tio
Risposta a saetta
Bisogna piuttosto indignarsi di più della chiusura di uffici postali ...filiali di paese (anche abbastanza popolosi) che pur lavorando bene vengono chiuse in quattro e quattr'otto!

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a saetta
Gli sportelli in quella zona sono per gli anziani e quelli che non si sono aggiornati negli anni. Io ci abito in quella zona e posso testimoniare che nel mio paese (frazione di Lavizzara) al massimo in due o tre usano l'E-banking. Non è distante sulla carta, basta andare a vedere gli orari dei bus per capire che ogni movimento nella zona è un circo. Io non sono contrario alla chiusura degli sportelli ma trovo che sia prematura. Si pensa solo al ''progresso'' (sempre che sia progresso) e si corre troppo in queste decisioni. Se questa notizia fosse fra 10-15 anni non scriverei nemmeno questo commento.

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Con i soldi che spenderesti in 10 anni a mantenere uno sportello a Peccia avendone già uno a 15 min di auto a Cevio si acquista un furgonetto che fa da navetta giornalmente per sbrigare queste faccende e magari non solo di banca.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Il mio pensiero era rivolto ad anziani che non hanno l'auto. Molti non possono più guidare mentre la maggior parte non ha mai avuto la macchina. Questo è dato dal fatto che nella maggior parte dei casi non c'era nemmeno la strada. Mia nonna fu la prima a transitare sulla strada che collegava il mio paese alla strada cantonale quando aveva 16 anni. Oggi dopo più di 50 anni non ha la patente. Quando deve fare un prelievo deve prendere il bus e quei 15 minuti (che 15 minuti non sono te lo posso garantire) diventano 2-3 ore. Il furgonetto c'è già, ogni mercoledì pomeriggio c'è il bussino delle elementari e dell'asilo che non essendo occupato da la possibilità a 14 persone di recarsi a Cevio per la spesa. Non so il numero esatto degli anziani ma oserei dire che 14 posti sono un po' tiratini. Inoltre si vincolerebbe una generazione intera a viaggiare su un bussino una volta a settimana. Per la spesa riescono a sopravvivere grazie ai negozietti di paese. Non so se ricordate che proprio qualche mese fa hanno fatto un articolo su Tio di una signora che manteneva aperto la bottega proprio per loro. Tutto ciò era a Prato Sornico, il paese prima di Peccia. Perché lei è stata lodata per essere rimasta mentre la banca nazionale fa bene a rimuovere il servizio? Grazie per la risposta e buona giornata matteo :-D.

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Comprensibile ma se la vedi dall'altra parte non si può avere il servizio completo essendo in cima ad una valle. Io dico il bussino con corse giornaliere e per quanto non sia un gran matematico sono sicuro che costa molto meno che mantenere un agenzia che poi apre solo 2 pomeriggi a settimana. Invece di chiedere alla Raiffeisen di mantenere aperta quell'agenzia chiedete un contributo per il trasporto, assieme alla posta magari, non so io sparo idee come mi vengono, che sia mai magari ci mettono pure un bel gruzzoletto per farsi pubblicità e la comunità intera ne giova. Quel che dico io invece di aggrapparsi sempre a tutto come se stessero portando via casa cercare assieme una soluzione alternativa da proporre. Uno sportello aperto 2 pomeriggi a settimana è un "accanimento" e voler sempre tutto e subito. La banca è e rimane un ente privato fin che può mantiene il servizio ma quando diventa oneroso purtroppo deve tagliarlo. Io punterei di più sull'ampliamento della mobilità piuttosto che tenere per forza aperti dei negozi o uffici in certe zone.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Il problema è che in valle non c'è il servizio completo. Anzi il servizio tende a non esistere. l'idea che la posta e la banca finanzino ove non gli è di interesse mi pare assurda e surreale. Ma visto che vogliamo mantenere una mentalità propositiva io proporrei piuttosto di inserire un servizio bancario nel palazzo municipale. La banca si occupa di adattare la struttura e il comune e la banca si dividono lo stipendio dell'impiegata che presidia il bancone. La struttura dell'attuale banca viene resa abitativa creando una casa in più per qualche pazzo che abbandonerà la comodità cittadina per vivere nella natura. Così si guadagna una casa e si mantiene un servizio. Ma immagino che anche questo sia surreale.

Equalizer 6 anni fa su tio
E se cambiassero le abitudini anche nella banca? Per esempio il pomeriggio aprire alle 17.00 e chiudere alle 19.30?

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Il punto è che una banca non guadagna con le operazioni di prelevamento e versamento allo sportello. Non c’e Interesse a mantenere un servizio quando lo stesso non procura alcun guadagno. Tenere uno sportello con i contati genera un sacco di costi a livello di sicurezze e gli stessi non sono compensati da ricavi perché il cliente non paga per prelevare o versare. La Raiffeisen sarà anche la banca del popolo, ma è una banca non un ente pubblico o un ente benefico.

Equalizer 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Hai in parte anche ragione, ma io come socio anche se con poche quote avrei piacere di vedere investiti parte dei 917 milioni di utili 2017 nel servizio visto che negli ultimi anni il principio della banca è stato abbastanza snaturato ed in quasi tre decenni di affiliazione posso dire di aver visto la "banca del popolo" come la chiami tu diventare uno squalo come gli altri e a molti come me tale mossa non è piaciuta affatto.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
In realtà se è stato conseguito un utile di quel tipo significa che la banca si è evoluta nella giusta direzione. Noi puoi pensare di restare a galla facendo solo ipoteche e tenendo aperti sportelli ovunque. L’utile presumo venga in parte investito in servizi, per lo più digitali perché questo è quello che chiede il mercato, e in parte viene capitalizzato andando a migliorare la sicurezza della banca a vantaggi dei propri clienti. Purtroppo, o per fortuna, il mondo cambia e le aziende seguono i cambiamenti. Ovviamente li influenzano anche, ma le cose stanno così e lamentarsi serve a poco.

pulp 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Questo è il succo della questione - che non riguarda se sia giusto o meno chiudere lo sportello x o quello y. La questione è che la banca "del popolo", che sembrava così vicina e così gentile, ha semplicemente iniziato ad operare esattamente come tutte le altre, alla faccia di chi credeva che fosse diversa.

Evry 6 anni fa su tio
Risparmiare per garantire gli stipendi e bonus per quelli che ora stanno in Galera ????

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Evry
Per me questo di montagna viva devono capire che non possono pretendere di perseguire i loro interessi andando avanti a sussidi e pretendendo che delle aziende private mantengano dei servizi in valle. Se le valli vogliono vivere devono trovare una via per farlo in maniera autosufficiente. Io sono anche abbastanza stufo di pagare importa per pagare di tutto e di più a questa gente. Impegnatevi piuttosto a fare in modo che nelle valli ci sia la banda larga, assumete una persona che aiuti gli anziani ad utilizzare l’e-banking o il bancomat. Sempre o solo lamentele in Ticino... e idee zero.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Hai parlato di banda larga e di impegno assente da parte della valle. Quattro anni fa avevamo ottenuto l'approvazione del credito da parte del comune di Lavizzara per poter portare la linea veloce nel mio paese. Una parte la pagava il comune e una parte una raccolta fondi da parte di associazioni come la PRO loco e gli abitanti del villaggio. Tutto è stato stroncato dalla Swisscom che felicemente ci ha annunciato che visto che siamo in pochi non vale la pena portare un cavo. Eppure sui tralicci dell'alta tensione c'è già il cavo della fibra ottica e uno di questi pali è a 800/1000 metri dal centro del paese. MA il gioco non vale la candela. L'impegno da parte della valle c'è, non sono sicuro che si sia l'impegno da parte delle degli altri (Swisscom, Posta, Banche varie).

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Questo succede perché negli anni i politici, col consenso del popolo, ha privatizzato aziende come Swisscom e posta. Le banche sono sempre state in mano ai privati e si comportano di conseguenza.
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