Bignasca ha venduto la sua casa ad Andrea Bonomi

L'imprenditore italiano sta per trasferirsi nel malcantone. Ad Agno sta facendo costruire due hangar per il suo velivolo privato
LUGANO - Ha acquistato la casa di Attilio Bignasca e forse è interessato all’aeroporto di Lugano-Agno. L'imprenditore italiano Andrea Bonomi - riferisce La Regione - dopo aver rilevato l’abitazione di Cassina d’Agno del coordinatore della Lega dei ticinesi intende prendere domicilio nel Comune malcantonese. Sua moglie lo ha già fatto.
Una scelta, questa, che non è stravagante. Lui, d'altra parte, è presidente del gruppo finanziario Investindustrial, con una sede anche in via Nassa 5 a Lugano. Ha in gestione asset per ben 5,6 miliardi di euro tra sei fondi di private equity e hedge fund e proprio ad Agno attende la realizzazione dei due hangar per posteggiare il proprio velivolo privato.
Bonomi è lo stesso uomo che in passato è riuscito a riportare il marchio inglese Aston Martin agli "antichi splendori". È l'uomo che raccolse Ducati in punto di fallimento, la rilanciò e la vendette nel 2012 per 800 milioni ai tedeschi della Audi. E, forse, potrebbe riacquisirla, ora che Volkswagen ne sta valutando la cessione.
«Già venduta da 15 anni» - Contattato al telefono, Attilio Bignasca sottolinea come la notizia non sia nuova: «La casa l'ho già venduta 15 anni fa. La moglie di Bonomi ci abita da diversi anni», ci spiega. Il coordinatore della Lega non nasconde il prezzo contrattato con l'imprenditore italiano: «Qualcuno ha parlato di 11 milioni, in realtà l'ho venduta a circa il 45% in meno di quella cifra. Neanche tanto visti tutti i lavori che ci ho fatto».
Alla domanda su quale sarà il suo prossimo domicilio Bignasca ci risponde divertito: «Ho già detto che lascerò il Ticino. E in effetti sono in crociera in questo momento. Mi guardo intorno e poi chissà...».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!