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CANTONEDenaro a favore del Parco delle Gole del Breggia

05.01.16 - 08:55
Il contributo cantonale sarà stanziato nel periodo 2015 / 2019
Denaro a favore del Parco delle Gole del Breggia
Il contributo cantonale sarà stanziato nel periodo 2015 / 2019

BELLINZONA - Stanziamento di un credito-quadro d’investimento da 1,2 milioni di franchi e un credito di gestione di 650 mila franchi a favore del Parco delle Gole del Breggia, quale contributo cantonale per il periodo 2015/2019.

E' questo il messaggio adottato dal Consiglio di Stato nella sua ultima seduta del 2015.

Come ricorda il Governo cantonale in una nota diramata martedì, "la Fondazione che cura la gestione del Parco ha completato negli ultimi anni la rete interna dei sentieri, restaurato il Mulino del Ghitello, creato il "Percorso del cemento" e, più in generale, ha realizzato numerosi interventi di valorizzazione e gestione delle componenti naturali e antropiche della zona".

Il Governo cantonale informa che "i nuovi crediti cantonali permetteranno di proseguire con gli interventi di cura del territorio e ampliare l’offerta di visite didattiche".

"Il programma di interventi prevede tra l’altro la messa in sicurezza dei sentieri e delle gallerie dell’ex cementificio Saceba, la formazione di terrazze panoramiche, l’allestimento di un’aula didattica e la sistemazione di spazi nella torre dei forni, oltre a varie misure di gestione forestale e naturalistica".

Cenni storici - Il Parco delle Gole della Breggia è stato istituito nel 1998 dal Cantone in accordo con i Comuni di Morbio Inferiore, Breggia, Balerna e Castel San Pietro – che sono coinvolti nel suo finanziamento – e negli ultimi anni, grazie alla riqualifica dell’area occupata del stabilimento Saceba, ha recuperato una piena armonia paesaggistica. L’area è molto frequentata sia a scopi didattici sia per attività legate al tempo libero, anche grazie al suo alto interesse naturalistico e scientifico: in un territorio ristretto è infatti possibile visitare una successione geologica di rara bellezza, che permette di ricostruire l’evoluzione del nostro Pianeta negli ultimi 200 milioni di anni. Il Parco è inoltre conosciuto per i contenuti antropici – mulini, opifici e altro – legati alle attività artigianali un tempo insediate lungo il fiume Breggia.



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