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In cerca del movente. "Il litigio c'è mai stato?"

Il giudice Balestra-Bianchi cerca di appurare se il 21 marzo si è verificato un grave litigio, come Siciliano dichiara, che avrebbe fatto precipitare le cose
Ticinonline Manuel Meleleo
In cerca del movente. "Il litigio c'è mai stato?"
Il giudice Balestra-Bianchi cerca di appurare se il 21 marzo si è verificato un grave litigio, come Siciliano dichiara, che avrebbe fatto precipitare le cose
LUGANO - Il grave litigio del 21 marzo ci fu oppure no? E' quanto si sta cercando di verificare. Il giudice Agnese Balestra-Bianchi sta ricostruendo i giorni precedenti all'assassinio, in particolare l'intervallo di tempo tra il 19 e il 21 nel q...

LUGANO - Il grave litigio del 21 marzo ci fu oppure no? E' quanto si sta cercando di verificare. Il giudice Agnese Balestra-Bianchi sta ricostruendo i giorni precedenti all'assassinio, in particolare l'intervallo di tempo tra il 19 e il 21 nel quale i due coniugI avrebbero avuto (secondo Siciliano) un violento litigio, durante il quale il 32enne avrebbe confessato la sua relazione clandestina con una collega di lavoro.

Data - Siciliano non ricorda la data di questo presunto litigio, ma afferma che c'è stato. Quando? si chiede Balestra-Bianchi, sulla base dei rapporti che evidenziano che in quei giorni marito e moglie si videro pochissimo, separati com'erano da impegni di varia natura. Come mai si pone così tanta importanza a questo dettaglio? Da lì, stando alla ricostruzione dell'imputato, le cose tra lui e la moglie sarebbero precipitate.

Il rapporto con l'amante - Nei mesi intercorsi tra la conoscenza reciproca e l'assassino, il rapporto tra Siciliano e P. si fece sempre più intenso. L'uomo diceva alla moglie di recarsi alle feste di carnevale per il cantone con la società carnevalesca di cui faceva parte, e invece si recava dall'amante a Novaggio. Gli incontri avvenivano in una saletta riservata ai medici. Siciliano infine fece una sorta di "outing" portando P. ad una trasferta della Spacatimpan a Moudon. Presentandosi con l'amante invece che con la moglie (la quale faceva parte a sua volta del gruppo), Il 32enne ammise implicitamente la sua relazione, e le difficoltà nel matrimonio, agli amici. Gli stessi colleghi di lavoro a Novaggio sapevano tutto della relazione tra il fisioterapista e la dottoressa.

Conseguenze - Alla domanda se era consapevole delle conseguenze del suo adulterio, Siciliano ha risposto: "Non lo facevo per menefreghismo, ma perché ero imbambolato da P., e non ho pensato alle conseguenze". Nonostante la relazione fosse ormai tutt'altro che passeggera, come le precedenti dichiarate dal 32enne, la moglie non ne era a conoscenza, e lui si guardò bene dal dirglielo. "Non ne avevo il coraggio".

Litigi - Qual era la ragione dei frequenti litigi? Il presidente Balestra-Bianchi osserva che probabilmente si trattava di quei battibecchi che tutti i coniugi hanno, e che fanno parte del rapporto. Il giudice appare propensa a non considerare i litigi come il motivo principe del raffreddamento dei rapporti tra i due coniugi. Peraltro, con ogni probabilità Siciliano non informò mai la moglie della sua relazione, e del desiderio di separarsi da lei.

Siciliano non ricorda - Siciliano, con il passare delle ore, appare un poco più provato, ma mantiene una certa lucidità. Diventano più frequenti i suoi "non so", "non ricordo", "se me lo dice lei allora è così" nei confronti della ricostruzione di Balestra-Bianchi.

Red

Foto Ticinonline Manuel Meleleo

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