TICINO: Scuola mia quanto mi costi

Usufruire dei servizi mensa e doposcuola nelle scuole elementari pubbliche arriva a costare anche 500 franchi alle famiglie che hanno due figli. La scuola pubblica ha costi molto alti eppure a solo una settimana dalla votazione sul finanziamento della scuola privata, il problema sembra già essere dimenticato. Ne abbiamo parlato con Anna Biscossa.
Per chi abita a Pregassona e ha due figli la spesa che deve affrontare per usufruire di servizi quali mensa e doposcuola rappresenta un costo non indifferente. Mensilmente arriverebbe a spendere 500 franchi. Nella scuola elementare di Pregassona il pasto che viene offerto quotidianamente ai bambini costa 10.- franchi (circa 200.- franchi al mese) mentre il doposcuola comporta un costo di 50.- franchi mensili.
Cifre simili si trovano nelle scuole elementari di Lugano con i due servizi di cui sopra. Nelle scuole di Besso e Molino Nuovo un figlio che usufruisce di mensa e doposcuola arriva a costare in media 240.- franchi al mese, ma molto dipende anche dal reddito familiare che può far oscillare più o meno tale cifra.
Costi anche più alti a Locarno dove, in base a criteri di reddito familiare, mensa e doposcuola arrivano a costare da un minimo di 30.- franchi (poche eccezioni) a un massimo di 276.- franchi (la maggioranza).
Lo stesso accade a Chiasso dove nella scuola elementare comunale il pranzo oscilla da cinque a dieci franchi (quindi tra 100.- a 200.- franchi al mese); mentre il doposcuola parte da 30.- franchi fino ad arrivare a 240.- franchi mensili per un solo figlio.
Facendo un po’ di calcoli si può facilmente dedurre che per una famiglia con due figli usare i servizi che offre la scuola pubblica comporta spesso una spesa talmente alta, tanto da far pensare che i costi siano pari a quelli di una scuola privata.
È giusto pagare così tanto ?. La domanda l’abbiamo rivolta ad Anna Biscossa (PS).
Sono d’accordo che i costi sono eccessivi. Però non ha nemmeno senso il costo zero perché se un bambino mangiasse a casa ci sarebbero delle spese ugualmente. Mensa e doposcuola sono però anche dei momenti di formazione : non si sfamano semplicemente i bambini ma li si educa alla nutrizione e alla formazione. C’è però un problema a monte : lo Stato del Canton Ticino ha ributtato sui comuni tutta una serie di costi per il funzionamento della scuola comunale (costi dei docenti, trasferte, visite , passeggiate, etc) che possono aver causato in certi comuni, con situazioni finanziarie difficili, la necessità di aumentare sostanzialmente la copertura dei costi di questi servizi. Il discorso che si faceva durante questa campagna era quello di dire che la scuola pubblica ha dei bisogni a cui bisogna rispondere anche finanziariamente e al più presto.
Era a conoscenza di cifre così alte ?
Così alte no anche perché io insegno in una scuola professionale dove i costi sono inferiori. Non capisco perché bisogna chiedere una cifra così alta nella scuola dell’obbligo per questo tipo di copertura. Ripeto, posso immaginare che ci siano delle situazioni finanziarie in alcuni Comuni che non navigando nell’oro, abbiano imposto il caricamenti di questi costi. È un discorso da affrontare nell’ambito di questo ripensamento che dobbiamo fare sulla scuola pubblica e sul soddisfacimento dei suoi bisogni.
Eppure il Cantone negli ultimi anni ha risparmiato ben 17 milioni di franchi. Quindi i soldi per arginare il problema ci sono.
Bisogna rivedere se questi 17 milioni risparmiati dal Cantone negli ultimi anni, in parte sulle spalle dei comuni, dovranno ora ritornare di spettanza del Cantone.
In alcuni comuni, anche a seguito degli sgravi fiscali, si è sviluppata una situazione finanziaria difficile. Di quei 17 milioni risparmiati negli ultimi anni nella scuola pubblica, parte di essi erano semplicemente un ribaltamento sul Comune di alcuni costi che in precedenza venivano affrontati dal Comune stesso e che trovandosi in difficoltà economica abbia fatto pagare non solo il costo vivo di mensa e doposcuola ma anche il servizio completo. Ma le cifre spesso sono oggettivamente alte.
Eppure in molti comuni le mense mancano.
Non credo che bisogna inventarsi mense in tutti i Comuni. In alcuni di essi c’è la casa per anziani e allora mi chiedo perché non mandare, in ambito di integrazione- solo un certo numero di bambini. Bisogna a mio avviso radiografare il territorio e poi a seconda delle singole realtà territoriali rispondere a un bisogno che è assolutamente presente. Si potrebbe far capo a strutture già presenti , fare accordi con ristoranti del luogo. In questo si può venire incontro ai bisogni, si può insomma trovare una soluzione a prezzi molto più convenienti di quelli che circolano in molte scuole elementari del Cantone.




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