Morte Regazzoni: l'autopsia esclude il malore, da oggi il feretro alla Basilica del sacro Cuore

LUGANO - Non sarebbe stato un malorea provocare la morte di Clay Regazzoni, rimasto vittima di un incidente venerdì, sull'A1, vicino a Parma. Secondo i primi risultati dell'autopsia, non ci sono segnali di infarto, di ictus o di altri malori che lasciano segni nell'organismo. Anche se non può ovviamente essere escluso uno svenimento (e in ogni caso si attendono i risultati definitivi per saperne di più) le cause della morte di Regazzoni sarebbero da cercare nelle lesioni riportate nell'incidente.
La procura di Parma, che ieri ha aperto un fascicolo, affidato al sostituto procuratore Michela Guidi, sta aspettando anche gli esiti finali dei rilievi della Polizia stradale. Sembrano da escludere anche responsabilità di terzi nell'incidente. La velocità del camion tamponato dall'auto di Regazzoni sarebbe stata regolare, e il mezzo non avrebbe fatto nemmeno manovre improvvise. Sarebbe stata regolare anche la velocità dell'auto dell'ex pilota di Formula Uno. Ma questi particolari saranno chiariti dalla relazione finale della Polizia stradale.
Da questa mattina sarà possibile rendere omaggio al feretro che sarà esposto nella Basilica del sacro Cuore a Molino Nuovo. I funerali si svolgeranno con una cerimonia pubblica domani, giovedì 21 dicembre, sempre nella chiesa del Sacro Cuore. L’ex campione sarà poi sepolto al cimitero di Porza.
Ieri la polizia comunale ha diramato un comunicato stampa nel quale - data la forte affluenza di pubblico - ha invitato la popolazione ad utilizzare i mezzi pubblici per recarsi sul luogo. L'evento porterà con ogni probabilità a Lugano una grande folla di ex corridori, dirigenti di scuderie, meccanici, tifosi e amici.
Alla messa di suffragio, parteciperanno le autorità politiche con delegazioni del Dipartimento federale dello sport, del Consiglio di Stato (con Luigi Pedrazzini, Marco Borradori e Marina Masoni) e della Città di Lugano.




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