Cerca e trova immobili
CAMERE FEDERALI

Sanità limitata per gli asilanti: il Nazionale dice no

La maggioranza ha quindi respinto l'iniziativa di Graber
Archivio Ti Press
Fonte Ats
Sanità limitata per gli asilanti: il Nazionale dice no
La maggioranza ha quindi respinto l'iniziativa di Graber

BERNA - Le prestazioni mediche per i richiedenti l'asilo e gli immigrati illegali non verranno limitate. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale respingendo, con 98 voti contro 85 e 3 astenuti, una iniziativa parlamentare di Michael Graber (UDC/VS).

Ciò che risulta problematico, ha sostenuto in aula il vallesano - è il fatto che in Svizzera tutte le persone, indipendentemente dal loro statuto di soggiorno, quindi anche i migranti illegali, abbiano accesso fin dal primo giorno all'intero catalogo di prestazioni del nostro sistema sanitario. «Ciò è ingiusto nei confronti della popolazione che per anni paga i premi senza ricorrere al sistema sanitario», ha aggiunto. Graber ha poi fatto l'esempio della Germania, dove gli asilanti non sono assicurati nei primi 36 mesi: l'assistenza sanitaria è garantita dai Comuni tramite buoni di cura.

Questa proposta non permette in alcun modo al sistema sanitario di conseguire dei risparmi, ha replicato Giorgio Fonio (Centro/TI) a nome della commissione. «Nella narrazione comune si pensa che i richiedenti l'asilo generino costi superiori per l'assicurazione malattia rispetto ad altre categorie della popolazione, questo però, ve lo posso confermare, non è assolutamente vero», ha precisato il ticinese cifre alla mano.

Anche l'idea di seguire il modello tedesco non è ottimale, in quanto genererebbe molta burocrazia, in quanto le cure verrebbero erogate solo dopo una richiesta formale, ha spiegato Fonio. Vi è poi un problema per quanto riguarda il rispetto della nostra Costituzione federale, in particolare dei principi di parità di trattamento e del diritto all'aiuto in situazione di bisogno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE