I democentristi sono uniti contro l'avvicinamento alla Nato o all'Ue e a favore di un budget aumentato per l'esercito
«Tutte le parti in guerra vanno trattate allo stesso modo»
COIRA - L'assemblea dei delegati UDC ha adottato oggi a Coira una risoluzione in favore della neutralità armata perpetua della Svizzera. La proposta è stata accolta con 303 sì, 1 no e 1 astenuto.
Il testo esorta il Consiglio federale a tornare a una neutralità armata integrale, come quella che ha garantito al paese pace e sicurezza per oltre 200 anni. Viene in particolare chiesto al governo di rinunciare ad avvicinarsi alla Nato e o alla politica di sicurezza e difesa comune dell'Ue. La capacità di difesa deve inoltre essere ripristinata, aumentando il bilancio dell'esercito di due miliardi di franchi, per arrivare all'1% del prodotto interno lordo.
I delegati hanno anche invitato il Consiglio federale a offrire attivamente i suoi buoni uffici alla Russia e all'Ucraina, a proporre la Svizzera come sede di negoziati e a utilizzare tutte le opzioni diplomatiche per cercare di agevolare la fine del conflitto.
Per difendere la risoluzione sono scesi in campo i consiglieri nazionali Roger Köppel (ZH) e Franz Grüter (LU). Particolarmente applaudito l'intervento del primo deputato, che ha sostenuto come la Svizzera abbia abbandonato la neutralità, adottando le sanzioni dell'Ue contro la Russia. L'UDC è l'unico partito che sostiene rigorosamente il mantenimento della neutralità e che tratta tutte le parti in guerra allo stesso modo, ha affermato l'imprenditore e giornalista. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Grüter: «la Svizzera non si immischia negli affari altrui, già Nicolao della Flüe aveva proclamato questo principio».