Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Doris Leuthard: «Abbiamo il miglior servizio pubblico al mondo, rendiamocene conto»

Secondo la consigliera federale un sì all'iniziativa "A favore del servizio pubblico" non farebbe altro che indebolirlo
Doris Leuthard: «Abbiamo il miglior servizio pubblico al mondo, rendiamocene conto»
Secondo la consigliera federale un sì all'iniziativa "A favore del servizio pubblico" non farebbe altro che indebolirlo
BERNA - Uno degli oggetti in votazione il prossimo 5 giugno sarà anche l'iniziativa popolare "A favore del servizio pubblico". Fra le richieste del comitato proponente - che denuncia una generale cattiva gestione delle aziende d...

BERNA - Uno degli oggetti in votazione il prossimo 5 giugno sarà anche l'iniziativa popolare "A favore del servizio pubblico". Fra le richieste del comitato proponente - che denuncia una generale cattiva gestione delle aziende di proprietà della confederazione (come le Ffs, Posta e Swisscom, ndr.) - anche quella che alle suddette non debba essere consentito perseguire profitti. A spiegare a 20 minuten le posizioni del Consiglio federale, che raccomanda al popolo di votare «no», la capa del Dipartimento del territorio Doris Leuthard.

Signora Leuthard, quando un treno che deve prendere è in ritardo lei non si arrabbia?

Certo che sì, è normale. Spesso e volentieri però questi disagi si manifestano a causa di lavori di manutenzione o espansione della rete ferroviaria. È un piccolo prezzo da pagare per avere un sistema che funziona. Comunque, bisogna dirlo, i clienti delle ferrovie sono eccessivamente esigenti: ci si scandalizza se non c'è un treno ogni quarto d'ora. Dove altro capita? Siamo un pochino viziati, rendiamoci conto che abbiamo il miglior servizio pubblico al mondo.

Gli iniziativisti criticano, fra le altre cose, la cattiva gestione delle ferrovie: treni stracolmi, perennemente in ritardo e biglietti sempre più cari...

Ogni cittadino svizzero, in qualsiasi valle remota si trovi, può prendere un mezzo pubblico. I treni spaccano il minuto il 90% delle volte. Vogliamo parlare della Posta? Il servizio è impeccabile. Praticamente tutta la superficie nazionale è coperta dalla rete Gsm e internet può arrivare ovunque. Sappiamo bene che la mattina durante gli orari di punta trovare un posto a sedere non è semplice. Per questo è necessario mettere sui binari più convogli e questo fa levitare i costi.

Un'altra accusa è che la Posta abbia abbandonato al degrado gli uffici e le cassette postali...

Noi tutti in posta ci andiamo sempre più raramente, si spediscono molte più emai che buste affrancate. E per quanto riguarda i pagamenti e la gestione finanziaria, passa praticamente tutto dall'e-banking.

Eppure gli insoddisfatti parrebbero la maggioranza, stando all'ultimo sondaggio Tamedia il 59% degli interpellati approverebbe l'iniziativa.

Se si chiede a qualcuno se vuole dei servizi migliori questo rispondera subito «sì!», l'iniziativa in sé è una farsa.

Cosa succederebbe se passasse?

Il servizio pubblico ne uscirebbe indebolito. Secondo i promotori se un'azienda pubblica non può perseguire il profitto questo si traduce automaticamente con una riduzione dei prezzi, ma così non è. Se non posso puntare a una crescita il rischio di un arretramento è reale: nessuno proverebbe più a innovare. Sono i margini positivi che permettono gli investimenti che portano al progresso.

Può farci un esempio?

Ci fa senz'altro piacere poter chiamare col cellulare anche quando siamo in montagna ma questo non sarebbe stato possibile se Swisscom non avesse investito per garantire la copertura. E come avrebbe potuto fare senza i suoi profitti? Con l'aiuto del governo? Con un sistema del genere le possibilità sono due: o un aumento delle tasse o una riduzione dei servizi di base garantiti.

Il testo dell'iniziativa vuole che i dipendenti di imprese di proprietà della Confederazione non percepiscano più di un consigliere federale. Il Ceo delle Ffs Adreas Mayer l'anno scorso ha preso più del doppio del suo stipendio nel 2015. È stato due volte più bravo di lei nel suo lavoro?

Semmai spero di essere io a fare un lavoro buono come il suo (ride, ndr.). In ogni caso io non faccio quello che faccio per un guadagno personale ma perché voglio contribuire al funzionamento di questa nazione. Per un imprenditore professionista è senz'altro un'altra cosa: ha un lavoro duro, deve portare avanti la sua azienda ed è in aperta competizione con tutti gli altri. Se fa bene il suo lavoro non sono contraria se ha una retribuzione adeguata.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE