Bufera su un arbitro svizzero: filmava le giocatrici negli spogliatoi
L'uomo è stato trovato in possesso di circa 1'550 ore di materiale video in alta risoluzione. L'Associazione Svizzera di Football ha precisato che l'arbitro si è autosospeso da ogni incarico.
BERNA - È un arbitro svizzero di spicco l'uomo indagato in Austria per avere filmato di nascosto, negli spogliatoi, le componenti di una squadra di calcio femminile austriaca. Avrebbe agito sull'arco di diversi anni, riferisce il Blick, installando delle telecamere all'interno dello spogliatoio femminile dell'SCR Altach.
A quel tempo l'arbitro aveva un ruolo dirigenziale all'interno della squadra, che gioca nella Bundesliga austriaca.
Stando a quanto finora emerso, l'uomo è stato trovato in possesso di 70 terabyte di dati, pari a circa 1'550 ore di materiale video in alta risoluzione.
Su richiesta di 20Minuten, l'Associazione Svizzera di Football (ASF) ha comunicato che in considerazione del procedimento in corso l'arbitro «ha chiesto di non essere designato per partite o incarichi fino al completo chiarimento della vicenda».
La segretaria di Stato austriaca responsabile dello sport, Michaela Schmidt, ha parlato invece di «accuse ripugnanti»: «Se le sportive non sono al sicuro nemmeno nello spogliatoio, allora si è davvero superato ogni limite». Schmidt ha aggiunto che spera in un'indagine accurata da parte delle autorità e in un'analisi approfondita da parte della società calcistica stessa.
Il direttore generale del club, Christoph Längle, ha dichiarato invece che «da quando le accuse sono diventate note, il club è in stretto contatto con la Polizia Criminale Regionale e sostiene le indagini in corso con tutti i mezzi a disposizione».
Oggi tra le giocatrici dell'Altach ci sarebbero anche sette rossocrociate.
