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L'IA fagocita posti di lavoro, ma è davvero così?

L'intelligenza artificiale sta facendo breccia sul mercato. Molte professioni verranno influenzate dalla nuova tecnologia. Come? La parola dell'esperto.
Getty Images
L'IA fagocita posti di lavoro, ma è davvero così?
L'intelligenza artificiale sta facendo breccia sul mercato. Molte professioni verranno influenzate dalla nuova tecnologia. Come? La parola dell'esperto.

ZURIGO - Intelligenza artificiale al posto dei dipendenti. La notizia della rivoluzione all’interno dell’azienda Duolingo (nota app per l’apprendimento linguistico) ha sollevato un polverone: non saranno infatti più i dipendenti a creare i corsi e gli esercizi, ma l’incombenza passerà all’IA. 

Quanti posti di lavoro spariranno? - Lo spauracchio della soppressione di posti di lavoro in favore della nuova tecnologia, insomma, nel caso di Duolingo, si è concretizzato. Ma è sempre così oppure si tratta di un caso isolato? 

Jakub Samochowiec, ricercatore senior presso il Gottlieb Duttweiler Institute (GDI), ha spiegato a 20Minuten che i lavori molto ripetitivi al computer, che richiedono poca componente umana, saranno quelli più influenzati dalla nuova tecnologia. Un incubo che diventa realtà? «La questione è complessa».

Uno standard diverso - Una cosa è certa, le performance di molti lavori muteranno grazie all’IA. Cosa significa? La maggior parte degli impieghi, secondo l’esperto, non verranno eliminati, ma trasformati. «La componente umana rimarrà essenziale per la comprensione e per l'elaborazione dei dati prodotti dall’IA».

Già perché secondo un rapporto pubblicato dal World Economic Forum nel marzo 2025, l'IA distruggerà circa 92 milioni di posti di lavoro, ma si prevede anche che ne creerà 170 milioni di nuovi.

Ecco i lavori più colpiti - Ma quali sono queste nuove professioni? Lo sviluppo dell'IA, l'analisi dei dati, la consulenza etica per l’intelligenza artificiale, la manutenzione e il monitoraggio dei sistemi automatizzati. «Anche i ruoli nell'area dell'interazione uomo-IA, come il prompt engineering, stanno acquisendo importanza e influenzeranno sempre più il modo in cui svolgiamo il nostro lavoro», ha aggiunto Thomas Oschlisniok, responsabile della trasformazione dei servizi aziendali presso KPMG Svizzera. «I lavori esistenti assumeranno nuovi aspetti grazie all'intelligenza artificiale».

Detto questo, Samochowiec ritiene che i lavori con una forte componente relazionale siano particolarmente al sicuro dall'IA. Nelle professioni creative, l'intelligenza artificiale farà più fatica a sostituire la componente umana.

Chi è al sicuro? - Anche le professioni infermieristiche sono sempre più richieste, soprattutto a causa della carenza di manodopera qualificata e dell'invecchiamento della società. Oschlisniok riassume così: «Le professioni che richiedono creatività, empatia o la risoluzione di problemi complessi sono più difficili da replicare utilizzando l'IA».


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