Il numero è in crescita, riferisce la Segreteria di Stato della migrazione.
Difficile stabilire, per il momento, le cifre esatte, perché gli sfollati possono entrare in Svizzera anche senza visto.
BERNA - Dall'inizio dell'aggressione russa, giovedì scorso, e fino a stamani, circa 150 persone provenienti dall'Ucraina si sono registrate nei centri d'asilo federali. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha indicato che il numero di registrazioni è in crescita.
Non è però ancora possibile stabilire quanti ucraini siano effettivamente entrati in Svizzera dallo scoppio della guerra. Questo perché i profughi possono entrare nell'area Schengen, e quindi anche in Svizzera, senza un visto. Le persone in fuga dagli eventi bellici possono inoltre trovare rifugio presso privati.
La SEM è in trattative con i Cantoni e le organizzazioni non governative per coordinare il sostegno agli ucraini che arrivano in Svizzera, ha indicato il portavoce della SEM Daniel Bach.
Ieri i Grigioni si sono detti pronti ad accogliere profughi. Il Cantone ha attualmente sufficienti capacità, ha affermato il capo del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità Peter Peyer (PS). I centri di accoglienza cantonali sono pieni soltanto a metà.
Oggi a mezzogiorno 6'613 economie domestiche elvetiche avevano manifestato la loro disponibilità, attraverso la piattaforma Campax, ad accogliere i profughi a casa loro, per un totale di 15'904 letti. Sulla stessa piattaforma, 21'000 persone hanno firmato una lettera aperta rivolta alla responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter, chiedendo che a 10'000 profughi sia concessa protezione. Dal canto suo, la rivista Beobachter ha istituito una linea gratuita dove è possibile porre domande relative all'accoglienza dei rifugiati.