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Si sente male dopo la tinta: «Il collo era grosso come la testa» Una 22enne svizzera è finita in ospedale due volte per la reazione allergica, nonostante il test cutaneo sul braccio non avesse riscontrato nulla
SAN GALLO - Sta facendo il giro del web la storia di Estelle, una 19enne francese rimasta sfigurata per la reazione allergica a una tintura per capelli, raccontata da Le Parisien. La ragazza aveva effettuato il consigliato “test su una piccola area di pelle”, ma non aveva atteso 48 ore per la reazione alla para-fenilendiammina (sostanza che provoca reazioni allergiche nel 3% dei casi). La sua testa si è gonfiata, raddoppiando di volume, ed è finita in ospedale con difficoltà respiratorie.
La stessa disavventura di Estelle l’ha vissuta anche Melanie, 22enne di San Gallo. «La gola si è gonfiata tantissimo. Avevo il collo grosso come la mia testa» racconta a 20 Minuten. Con la tintura rossa in testa, la ragazza ha cominciato a percepire un forte prurito. In breve tempo le si sono gonfiati gli occhi, nonostante abbia lavato immediatamente i capelli. Neppure l’antistaminico l’ha aiutata ed è finita in ospedale.
Convinta che il problema fosse il rosso, qualche anno dopo ci ha riprovato con la tinta nera. «Ho fatto il test cutaneo sul braccio. Ma non è successo nulla». Il giorno successivo alla tinta, però, Melanie è finita nuovamente in ospedale.
Secondo l’allergologa dell’ospedale universitario di Basilea Kathrin Scherer l’autotest dovrebbe essere sconsigliato: da un lato non è facile interpretarne i risultati, dall’altro si potrebbe sviluppare proprio in quel modo l’allergia.
Melanie, infatti, potrebbe avere sviluppato l’intolleranza con un tattoo all’henné quando era bambina. Secondo i dermatologi, infatti, basterebbe un un singolo contatto con la sostanza.
