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SVIZZERABasta cavi ai pazienti, d'ora in poi basterà un cerotto

09.03.18 - 14:48
Il cerotto munito di sensori senza fili è stato sviluppato da una nuova impresa fondata da ricercatori del Politecnico federale di Losanna
Keystone
Basta cavi ai pazienti, d'ora in poi basterà un cerotto
Il cerotto munito di sensori senza fili è stato sviluppato da una nuova impresa fondata da ricercatori del Politecnico federale di Losanna

BERNA - Il tempo dei cavi che collegano il paziente a un monitor di controllo dei parametri vitali è finito. Dei sensori senza fili in un semplice cerotto applicato al petto del ricoverato permettono ormai al medico di controllare i dati a distanza.

Questo cerotto di una ventina di centimetri quadrati è stato sviluppato da una nuova impresa fondata da ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL). Il cerotto arriva sul mercato in questi giorni dopo aver ottenuto il marchio di dispositivo medico conforme alle norme europee grazie a test effettuati su diverse centinaia di pazienti in vari ospedali, ha comunicato oggi la spin off Smartcardia.

Il vantaggio maggiore di questo sistema è il fatto che il paziente non deve più fare attenzione a tutti i cavi quando si muove. Grazie a una connessione internet, i dati possono essere consultati a distanza e in tempo reale dai professionisti della sanità, per esempio sul loro orologio intelligente o il loro telefono. Un'applicazione specifica è stata sviluppata a questo scopo, hanno precisato i suoi inventori.

Dopo l'uso a livello ospedaliero, il dispositivo potrebbe accompagnare il paziente al suo domicilio permettendo al medico di seguire la sua evoluzione. Quest'ultimo potrebbe quindi diagnosticare rapidamente e a distanza un peggioramento dei sintomi di pazienti che soffrono di una malattia cronica.

Il controllo a domicilio rappresenta una delle nuove conquiste della sanità, ritiene Tiziano Cassina, responsabile delle cure intensive della Fondazione Cardiocentro Ticino. «È un modo per evitare complicazioni e anche per rassicurare pazienti che vivono con la spada di Damocle sulla testa», aggiunge Francisco Rincón, uno dei due progettisti del nuovo dispositivo. Oltre al suo uso pratico e al comfort che fornisce, il cerotto permetterà di evitare dei ricoveri.

Concorrenza - Se la produzione del dispositivo è ormai avviata e la sua commercializzazione è in corso in Svizzera e nell'Ue, la spin off dell'EPFL ha dovuto superare vari ostacoli. Diversi gruppi di ricercatori privati e pubblici si occupano già da tempo della produzione di sensori senza fili sufficientemente affidabili per seguire i pazienti la cui vita è in pericolo.

Secondo Srinivasan Murali, CEO della start-up, il suo dispositivo è comunque il primo ad avere ottenuto un livello di performance sufficiente per sostituire i monitor attualmente in uso. È il frutto di diversi anni di ricerca all'EPFL, dove algoritmi complessi sono stati sviluppati per eliminare in modo efficace i segnali di disturbo dovuti ai movimenti della persona.

Sono stati così ottenuti dati estremamente precisi sull'elettrocardiogramma, il polso, la pressione arteriosa, il tasso di ossigeno nel sangue, la temperatura e il ritmo cardiaco.

La start-up non si ferma: sviluppa anche un sistema per lanciare un'allerta preventiva prevedendo un problema di salute. Grazie all'intelligenza artificiale e al big data, lo scopo è di dare al personale curante un allarme sullo stato di salute di un paziente prima che si verifichi un fenomeno grave, indica la start-up.

La piattaforma è prevista per individuare leggere modifiche dei segnali vitali, collegarli tra loro e compararli a modelli esistenti. Un sistema di revisione così completo basato su parametri vitali importanti non esiste ancora sul mercato, sottolinea Murali. Test clinici su larga scala su oltre 2000 pazienti sono attualmente in corso.

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