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BERNA / ITALIA

Scuola svizzera di Milano, l'UFC non condivide il regolamento controverso

La portavoce dell'Ufficio federale della cultura: «E' un'iniziativa dell'istituto e non una direttiva venuta dalla Confederazione»
Scuola svizzera di Milano, l'UFC non condivide il regolamento controverso
La portavoce dell'Ufficio federale della cultura: «E' un'iniziativa dell'istituto e non una direttiva venuta dalla Confederazione»
BERNA - Il regolamento della scuola svizzera di Milano, che sconsiglia l'iscrizione a chi ha difficoltà di apprendimento, «è un'iniziativa dell'istituto e non una direttiva venuta dalla Confederazione». Lo ha affermato stase...

BERNA - Il regolamento della scuola svizzera di Milano, che sconsiglia l'iscrizione a chi ha difficoltà di apprendimento, «è un'iniziativa dell'istituto e non una direttiva venuta dalla Confederazione». Lo ha affermato stasera ai microfoni della RSI Daniel Menna, portavoce dell'Ufficio federale della cultura (UFC), competente per il riconoscimento delle scuole svizzere all'estero.

«L'UFC lo ha scoperto attraverso i media e proprio non lo può sostenere», ha aggiunto, precisando che la Svizzera è contraria a ogni tipo di discriminazione, un principio che vale in modo particolare nell'insegnamento. Menna ha poi assicurato che l'UFC approfondirà la questione e se le informazioni saranno confermate, «questa direttiva dovrà essere tolta».

Un passo del regolamento della scuola svizzera di Milano, approvato lo scorso 16 maggio, ha sollevato molte critiche in Italia. In esso si legge: «essendo la Scuola svizzera impegnativa e multilingue, non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell'apprendimento, quali: dislessia, discalculia, Adhs, sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali», stando ad agenzie di stampa italiane.

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