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ITALIA

Scuola svizzera, il sindaco la sconsiglia: «Non è la Milano che vogliamo»

Dibattito attorno al posto dell'istituto che "sconsiglia" l'iscrizione 'a bambini affetti da disturbi dell'apprendimento'
Scuola svizzera, il sindaco la sconsiglia: «Non è la Milano che vogliamo»
Dibattito attorno al posto dell'istituto che "sconsiglia" l'iscrizione 'a bambini affetti da disturbi dell'apprendimento'
MILANO - Ha scatenato un profondo dibattito il post su Facebook del sindaco Beppe Sala a commento del regolamento della Scuola Svizzera di Milano che "sconsiglia" l'iscrizione 'a bambini affetti da disturbi dell'apprendimento, quali: dislessia, ...

MILANO - Ha scatenato un profondo dibattito il post su Facebook del sindaco Beppe Sala a commento del regolamento della Scuola Svizzera di Milano che "sconsiglia" l'iscrizione 'a bambini affetti da disturbi dell'apprendimento, quali: dislessia, discalculia, ADHS, Sindrome Asperger, autismo, e disturbi comportamentali.

«Tutto questo è inaccettabile - ha scritto il sindaco - È l'esatto contrario del modello inclusivo di scuola che è previsto in Italia. Questa non è la Milano che vogliamo».

Il suo post ha nel giro di poche ore raccolto un migliaio di approvazioni, ma anche qualche riflessione di non condivisione. Se la maggioranza infatti suggerisce al sindaco di prendere provvedimenti nei confronti della scuola, altri lo invitano a pensare alle condizioni della scuole comunali e pubbliche.

Anche la ministra italiana dell'Istruzione, Valeria Fedeli, si è pronunciata sul caso definendolo sulla stampa "non accettabile" e annunciando verifiche sulla vicenda.

La Scuola Svizzera di Milano è stata fondata nel 1919 ed è una delle 18 Scuole Svizzere all'estero. Si trova nel centro di Milano, in via Appiani. È frequentata, come spiega il sito, da 380 allievi, e la caratteristica fondamentale della scuola è il bilinguismo: dalla scuola dell'infanzia al liceo, le lezioni si svolgono in due lingue: tedesco e italiano. La prima lingua nelle lezioni è il tedesco. Le lezioni di italiano seguono il piano di studi del Ministero della Pubblica Istruzione.

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