Marco Calzascia, il Centro - Distretto del Locarnese
Onorevole Consigliere federale Albert Rösti,
Con la presente, come partito il Centro del Distretto del Locarnese, ci indirizziamo a lei quale responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e del sottostante Ufficio federale delle strade (USTRA). Siamo venuti a conoscenza del fatto che in occasione della serata dello scorso 16 ottobre 2024 avvenuta alla Villa Negroni di Lugano, organizzata per presentare/sostenere alla CCTI il credito di CHF 6 miliardi a favore di altrettanti progetti autostradali dislocati in varie regioni svizzere (andato poi al voto popolare la domenica 24 ottobre 2024 con l'esito che tutti conosciamo), lei è stato avvicinato dall'allora ideatore della Variante atta a collegare l'autostrada A2 con l'A13, denominata "Panoramica 51/73".
Variante questa, come ben capirà, che a noi appare quantomeno riproponibile visti soprattutto i nettamente minori costi di realizzazione (un quarto rispetto a quella ufficiale) e, vista l'urgenza, con dei tempi esecutivi nettamente più rapidi. La stessa soluzione qui proposta, a nostro avviso, dato che per i 2/3 del tracciato percorrerebbe le rampe dell'A2 già esistenti per risalire il Monte Ceneri, sarebbe da definire più correttamente come un "completamento" dell'esistente tracciato, piuttosto che una variante vera e propria.Tale completamento, per di più, permetterebbe al Locarnese un avvicinamento non solo al Bellinzonese, ma anche al Luganese e al Mendrisiotto.
Con il giusto approccio che la sua funzione richiede ma soprattutto con il pragmatismo che lei sin dai primi giorni della sua entrata in carica sta dimostrando di avere, all'interessato ideatore della sopracitata variante, alcuni giorni dopo il vostro incontro ha risposto promettendogli che «...gli addetti ai lavori, tra le soluzioni possibili, dovranno proporre al Consiglio Federale il tracciato più valido».
Se ora facciamo un breve istoriato di quanto è già stato eseguito e soprattutto di quanto rimane ancora da svolgere prima di raggiungere l'epilogo di questo annoso Progetto, crediamo che lei possa comprendere la nostra forte preoccupazione per la mancanza di un valido collegamento di Locarno e dintorni, con la rete nazionale delle autostrade, ovvero con il resto della nostra Svizzera.
Malgrado gli sforzi finora già profusi ai vari livelli delle Istituzioni locali (producendo perfino un corposo dossier dal costo di ben CHF 10 milioni con l'intento di accelerare i tempi esecutivi), visto il negativo responso popolare dalle urne dello scorso 24 ottobre 2024 su dei Progetti simili, considerando anche la tempistica prevista che nella migliore delle ipotesi prevede la fine dei lavori non prima dell'anno 2040, sapendo già ora che gli attuali CHF 1.8 miliardi preventivati anche se concessi dall'Assemblea Federale, non potranno mai bastare e, infine, tenendo pure in considerazione l'emblematica e preoccupante affermazione fatta lo scorso mese di agosto dalla neo eletta Presidente del Film Festival di Locarno, la Signora Maja Hoffmann, la quale ha detto "Locarno è bella ma scomoda", se lei acconsente ci preme porle le seguenti domande:
Non crede che, il Progetto ufficiale (A13 COBELLO) ora in vostro possesso per le vostre considerazioni e conseguenti decisioni, arrischi di essere già vetusto ancor prima di iniziare?
È lecito pensare che, sempre quel Progetto, il quale alla fine lieviterà con i costi verosimilmente ben oltre i CHF 2 miliardi e visto pure anche il precedentemente citato responso negativo dalle urne del 24 ottobre 2024, ben difficilmente prenderà avvio?
Lei garantisce che, per finalmente proporre ai suoi colleghi in Consiglio Federale "il tracciato più valido", anche la soluzione che prevede una nuova uscita dall'A2 prima del tunnel sul Monte Ceneri da e per il Locarnese (Panoramica 51/73), venga nuovamente e seriamente ripresa in considerazione?
Non crede pure lei che ilcitato "completamento" del tracciato sull'esistente A2 possa riscontrare il consenso allargato dei vari attori in campo compresi anche coloro che hanno le legittime sensibilità ecologiche, visto che agendo in questo modo si eviterebbero, oltre ai già accennati elevati costi e ai lunghissimi tempi esecutivi, lo smaltimento di milioni di metri cubi di roccia scavata per il lungo traforo (8 km), i camini di sfiato dei gas di scarico inevitabili in queste opere, eсс.?
In attesa di un suo gentile riscontro che, oltre agli scriventi, interesserà anche le cittadine e i cittadini ticinesi, le porgiamo i nostri cordiali saluti.