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LORENZO QUADRILa carne diventerà un lusso per ricchi?

20.08.22 - 17:58
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
tipress
La carne diventerà un lusso per ricchi?
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi

Il 25 settembre i cittadini saranno chiamati a votare sull’iniziativa popolare “No all’allevamento intensivo in Svizzera”: i promotori vorrebbero introdurre nel nostro Paese restrizioni che non esistono da nessun’altra parte. Le conseguenze sull’approvvigionamento alimentare della popolazione sarebbero gravi. Tanto per cambiare, la sinistra appoggia l’iniziativa: non contenta di lasciarci al buio ed al freddo con la fallimentare “strategia energetica 2050”, vorrebbe lasciarci pure senza cibo.

In Svizzera l’allevamento intensivo evocato dall’iniziativa nemmeno esiste. Il nostro Paese dispone di una delle leggi sulla protezione degli animali più severa del mondo.

Gli iniziativisti vorrebbero introdurre nella Costituzione (!) l’obbligo del marchio Bio. Non solo per tutti i prodotti indigeni di origine animale, ma anche per quelli importati. Il che, tra l’altro, sarebbe incompatibile con gli accordi internazionali in vigore. Quindi: per la sinistra la libera circolazione delle persone non si tocca; in compenso, trattati commerciali vantaggiosi possono venire fatti saltare per motivi ideologici.

Se l’iniziativa venisse approvata, ne conseguirebbe una drastica riduzione della produzione autoctona con massiccio aumento dei prezzi a carico del consumatore. Si stima che gli alimenti di origine animale costerebbero tra il 20% ed il 40% in più. Mangiare carne (e formaggio, e uova…) diventerà un lusso per ricchi. Alcuni prodotti spariranno dagli scaffali.

Secondo i promotori, dunque, i cittadini devono far fronte:

    • all’esplosione dei prezzi del carburante e dell’olio combustibile senza alcuno sconto fiscale sulla benzina;
    • all’impennata del costo della vita;
    • agli effetti boomerang delle sanzioni alla Russia;
    • all’ennesima stangata nei premi di cassa malati (Dipartimento federale gestito dal PS);
    • e pure pagare il 40% in più per i generi alimentari?

Fino a quando “si” pensa di poter tirare la corda? O disegno è quello di costringere la popolazione (a cominciare dai meno abbienti) a diventare vegana?

L’iniziativa contro l’allevamento intensivo rappresenterebbe una calamità per molte famiglie contadine. La sua più ovvia conseguenza sarebbe una diminuzione della produzione indigena ed una maggiore dipendenza dall’estero. Del resto, il disegno della sinistra è proprio quello di rendere la Svizzera sempre più dipendente dall’UE in settori fondamentali, per poi farci aderire alla medesima: una volta che dipenderemo dall’Unione europea in tutto, saremo integralmente ricattabili. E quindi addio autonomia e sovranità.

Le crisi internazionali ben dimostrano l’importanza di essere il più possibile autosufficienti. Le politiche rossoverdi vanno nel senso opposto. A seguito dell’immigrazione incontrollata, la popolazione residente in Svizzera è aumentata del 21% negli ultimi vent’anni. Una percentuale che non ha uguali. Nessuna sorpresa che la produzione locale (di cibo, di energia,…) non basti per tutti.

Il prossimo 25 settembre, votiamo NO all’iniziativa contro l’allevamento intensivo. Dovrebbe ormai essere chiaro che il tempo delle politiche autolesioniste è finito.

 

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