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Coronavirus: il Consiglio federale si assuma le sue responsabilità

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Coronavirus: il Consiglio federale si assuma le sue responsabilità
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Per far fronte all’emergenza coronavirus, il Consiglio federale deve prendere delle misure forti che permettano di salvaguardare l’operatività degli ospedali, di arrestare immediatamente tutte le attività produttive non esse...

Per far fronte all’emergenza coronavirus, il Consiglio federale deve prendere delle misure forti che permettano di salvaguardare l’operatività degli ospedali, di arrestare immediatamente tutte le attività produttive non essenziali e di rilanciare l’economia a tempesta passata.

Invitiamo pertanto il Consiglio federale ad assumersi le sue responsabilità e a dichiarare lo stato d’eccezione, prendendosi a carico il coordinamento degli ospedali a livello intercantonale. A livello nazionale, disponiamo del doppio dei letti di cure intense che la Lombardia, pur avendo una popolazione inferiore. L’emergenza attuale richiede quindi uno sforzo coordinato: i cantoni non possono essere abbandonati al loro destino. Il che vale in particolare per il Ticino, circondato dal focolaio lombardo.

Invitiamo inoltre il governo federale a prendere delle misure economiche incisive. In Germania, il governo ha annunciato investimenti da 550 miliardi di euro per salvare l’economia e i posti di lavoro – una cifra che in Svizzera, con le dovute proporzioni, corrisponderebbe a 60-65 miliardi di franchi. I 10 miliardi annunciati ieri, quindi, non bastano. Il sostegno al lavoro ridotto, in particolare, è una misura ampiamente insufficiente sia nell’immediato che sul lungo termine: non solo non basta a tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori attivi in settori non essenziali, ma non garantirà la sopravvivenza di moltissime realtà produttive una volta passata l’emergenza sanitaria.

Il Consiglio federale deve quindi bloccare tutte le attività economiche non essenziali e mobilitare le riserve e gli utili plurimiliardari della Banca Nazionale per:
- finanziare un programma di produzione di materiale sanitario.
- garantire lo stesso livello di stipendi per i salariati toccati dalle misure di lavoro ridotto;
- garantire un salario ai genitori che devono occuparsi dei figli a causa della chiusura delle scuole;
- assicurare che le aziende dispongano di sufficiente liquidità, evitando così i licenziamenti;
- finanziare un programma di stabilizzazione per i settori più colpiti.
In vista della fine di quest’emergenza, il Consiglio federale deve inoltre istituire un fondo straordinario a sostegno dei salariati, degli artigiani e delle PMI per scongiurare una recessione che causerebbe la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro in tutto il paese.

Il momento di agire è adesso: non c’è più tempo per la politica dello scaricabarile!

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