RFFA - Un compromesso anche nell’interesse delle aziende familiari

AIF Ticino
Mancano poche settimane ad un voto che, più di altri, sarà determinante per le condizioni quadro di chi fa impresa sul nostro territorio. Il progetto di riforma fiscale legato al finanziamento dell’AVS (RFFA) risolve due problemi urgenti.
Ciò è nell’interesse della piazza economica elvetica e delle imprese di famiglia attive in Svizzera e in Ticino.
Per alcuni legati in modo opportuno nell’ambito del progetto RFFA, i dossier relativi alla riforma fiscale e al finanziamento dell’AVS sono tra i più urgenti da affrontare. Dopo il voto contrario del popolo sul progetto di Previdenza vecchiaia 2020 e l’opposizione alla Riforma III dell’imposizione delle imprese nel 2017, il Parlamento ha trovato un accordo sui due temi che sottopone ora al vaglio popolare.
L’Associazione Imprese Familiari Ticino si esprime chiaramente a favore del progetto di finanziamento dell’AVS e della Riforma fiscale; attraverso quest’ultima, infatti, per i cantoni si aprono scenari interessanti e margini di manovra in grado di rafforzare la competitività fiscale per le imprese sul territorio o per attirare nuove realtà.
La riforma fiscale è imperativa e rafforza le condizioni quadro elvetiche, riduce la pressione sulla piazza economica e aumenta la certezza del diritto in relazione ai regimi fiscali da tempo invisi a OCSE e UE. Una competitività rafforzata è particolarmente nell’interesse delle imprese di famiglia, legate al territorio e ai suoi attori, e quindi direttamente dipendenti dalle condizioni in cui sono chiamate ad operare.
AIF Ticino invita dunque a votare Sì alla Riforma fiscale e al finanziamento dell’AVS il prossimo 19 maggio 2019 e auspica al contempo che un risultato positivo funga da incentivo e trampolino per una politica fiscale più coraggiosa anche a livello cantonale, per riguadagnare quella competitività andata persa negli ultimi anni e che, nelle varie graduatorie dei cantoni più attrattivi, ci ha purtroppo visti perdere numerose posizioni.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!