«Non esiste nulla di simile al mondo». Il nuovo missile sottomarino di Putin

Poseidon è a propulsione nucleare e sarebbe in grado di evadere ogni sistema di tracciamento. Può causare uno tsunami? Per i russi sì, per gli analisti militari no
MOSCA - Un'altra arma «invincibile» va ad arricchire l'arsenale di morte russo: il presidente Vladimir Putin ha annunciato il successo del test del missile sottomarino a propulsione nucleare Poseidon, nuovo «gioiello» dell'industria bellica di Mosca capace di evadere ogni tracciamento, fino a diventare «invisibile».
Al pari del missile balistico intercontinentale Burevestnik, che lo zar del Cremlino ha sbandierato al mondo domenica, anche il Poseidon non ha eguali, «non esiste nulla di simile al mondo», ha assicurato Putin.
Il progetto del Poseidon, nome in codice Status-6, è emerso nel corso dell'ultimo decennio grazie a scarne informazioni, tanto che diversi esperti hanno ritenuto potesse trattarsi di un'operazione di disinformazione dei servizi segreti russi.
I media di Mosca non hanno per ora aggiunto dettagli sui risultati del test, ampiamente raccontati invece nel caso del Burevestnik, di cui sono stati forniti dati precisi su velocità e gittata, 15 ore di volo e 14mila km percorsi Si ritiene che il Poseidon sia sostanzialmente un drone siluro di generazione avanzata. A propulsione nucleare, potrebbe raggiungere la profondità sottomarina di un chilometro, viaggiare a una velocità stimata tra i 100 e i 150 km/h in un raggio d'azione che arriverebbe a 10'000 chilometri.
L'aspetto più pericoloso dell'arma è la sua capacità di evadere i sistemi di tracciamento, la tecnologia Stealth di cui dispone consentirebbe infatti una rotta simile a quella dei più imponenti sottomarini nucleari quando entrano in modalità silenziosa, e non tracciabile.
Il Poseidon ha conquistato la ribalta delle cronache nel 2022, quando nel suo programma in prima serata sulla tv di Stato il conduttore Dmitry Kiselyov mandò in onda un video con una simulazione del missile: «l'esplosione di questo siluro termonucleare vicino alla costa britannica causerà un'onda di tsunami gigante alta fino a 500 metri», disse Kiselyo scatenando furenti polemiche.
In realtà, secondo gli analisti militari, l'arma ha più il profilo di un ordigno «secondario» in uno scenario di guerra nucleare, e non potrebbe comunque scatenare l'energia enorme necessaria per causare uno tsunami. La sua testata infatti consisterebbe in una bomba al cobalto, o altro materiale altamente radioattivo, con lo scopo di rendere impraticabile per molti anni ogni tipo di attività umana nelle zone costiere colpite. O affondare flotte avversarie in mare aperto rendendo impossibili i soccorsi.
«La potenza del Poseidon supera di gran lunga quella del nostro missile intercontinentale più promettente, il Sarmat", ha detto Putin, evocando un altro ordigno «formidabile» a suo dire, perché «capace di colpire qualunque obiettivo in tutto il mondo». Nonostante le indiscrezioni sui risultati fallimentari degli ultimi test, dal Cremlino assicurano che il Sarmat «entrerà presto in servizi».




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