Il parlamento italiano ha detto sì al disegno di legge sul suicidio assistito

Ora dovrà pronunciarsi il Senato, acceso il dibattito in aula
ROMA - La Camera del parlamento italiano ha detto oggi sì al Disegno di legge per il suicidio assistito con una larga maggioranza (253 favorevoli e 117 contrari).
Ora la palla, scrivono i media italiani come il Corriere della Sera, passa al Senato. In caso anche qui la proposta dovesse trovare la maggioranza, anche in Italia - così come in diversi altri Paesi europei, come anche in Svizzera - sarà possibile accedere all'eutanasia.
Nel testo si parla di «morte volontaria medicalmente assistita con un atto autonomo con il quale si pone fine alla propria vita in modo volontario, dignitoso e consapevole», questo sempre e comunque «con il supporto e sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale».
Serrato il dibattito in aula a Montecitorio con una strenua opposizione del centrodestra (Lega, Fratelli d'Italia e una maggioranza di Forza Italia).
L'approvazione ha comunque portato a una serie di modifiche al Disegno originario, soprattutto per quanto riguarda gli aventi a diritto che devono essere affetti «da patologie irreversibili con prognosi infausta», così come comprovate «sofferenze fisiche e psicologiche».
Per procedere sarà necessario il certificato di un medico curante o di uno specialista, quest'ultimo sarà protetto davanti alla legge da quello che è soprannominato uno «scudo penale».
Resta possibile, per il personale curante l'obiezione di coscienza.




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